Sui progetti della giunta l’incognita delle risorse

I trasferimenti dalla Provincia potranno calare. Al vertice di maggioranza il sindaco chiede di accelerare le opere per sostenere le imprese locali


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «Stringere sui tempi per realizzare le opere in programma e dare vigore all’economia locale». Questa la parola d’ordine del sindaco Andrea Miorandi uscita dal vertice di maggioranza che ha visto confrontarsi tutti gli assessori della giunta (ognuno ha esposto i propri risultati e i progetti futuri) e i segretari dei partiti di maggioranza (Marco Graziola per il Patt, Fabiano Lorandi per il Pd, Beppino Graziola su mandato dell’Upt e Michele Trentini dell’Adc). Clima buono, positivo, senza particolari tensioni «con i progetti che dalla carta cominciano a tramutarsi in realtà, in lavori veri. Con una grande incognita: la disponibilità di future risorse sempre più limitate che rischiano di condizionare la tabella di marcia» ammette Graziola, portavoce dei segretari. Che aggiunge: «Siamo soddisfatti perché si pensa a una Rovereto diversa negli ultimi vent’anni: ad esempio in 5 anni di amministrazione precedente non è mai stato fatto un parcheggio. Abbiamo riempito i cassetti di progetti , dall’ex stazione corriere al Follone, dalle ciclabili al museo civico alla scuola musicale... Certo qualcuno potrà dire che si poteva fare anche di più, ma questi due anni sono serviti per programmare tutta una serie di interventi che sono già partiti o partiranno a breve».

Le risorse potrebbero essere la nota dolente: «Vero, la situazione è drammatica e magari ci toccherà stabilire le priorità se la Provincia dovesse tagliare fondi. Ma anche le scelte del governo non ci hanno aiutato con l’Imu che peserà su famiglie e imprese: riusciranno a pagare tutti? non è un interrogativo da poco. Eppoi ricordiamoci che le risorse non sono infinite e vanno centellinate» afferma Graziola.

«Dobbiamo essere ancora più uniti - aggiunge il sindaco - non vogliamo cercare scorciatoie per evitare il confronto, ma questa vuole essere una chiamata alla responsabilità tra decisionismo e partecipazione. E’ necessario tenere monitorate le risorese in vista anche di un possibile decremento da parte della Provincia. Ma la nostra autonomia potrà essere mantenuta se le nostre imprese locali lavorano e contribuiscono cosi a mantenere il sistema pubblico dei servizi sociali. Sono convinto - ha concluso Miorandi - che abbiamo seminato bene, come bene raccoglieremo entro i prossimi tre anni».

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