Sui fuochi d’artificio arriva il blitz di Pergine

Di fronte alle difficoltà economiche, il sindaco Corradi scrive all’Apt: «Copriamo metà dei costi, ma per uno spettacolo sulle nostre sponde del lago»


di Roberto Gerola


PERGINE. Il sindaco Corradi è deciso a sostenere la serata con i fuochi artificiali che da decenni viene effettuata la sera antecedente a Ferragosto. Pare infatti che l’Apt Valsugana non voglia più organizzarli in quanto i Comuni non hanno risposto alla sua lettera per finanziare la spesa prevista (15.000 euro).

Una “non adesione” per motivi di carenza di soldi? Può anche darsi. Certo che la spettacolare manifestazione è da anni momento molto apprezzato ed eliminarla sarebbe comunque un peccato: «E allora, ci ha detto ieri, ho scritto all’Apt che l’amministrazione comunale perginese intende coprire la metà dell’importo necessario ai fuochi artificiali sempre che, dopo anni di altre sponde, venga scelta la sponda perginese e in particolare venga allestita la postazione sul pontile del centro nautico “Ekon” a San Cristoforo che proprio da qualche settimana tenta di far ripartire almeno questa attrazione del centro balneare perginese».

Non c’è dubbio, che la collocazione è baricentrica. La visione dei fuochi sarà possibile anche da Pergine oltre che dal versante di Castagné, dell’ Orno e dalla Montagna Granda. Ma anche da Caldonazzo e Calceranica, da Ischia e da Tenna, e in parte anche da Levico Terme.

Da anni, punto di lancio è la sponda lungo lago tra Tenna e Levico Terme. E puntualmente sono migliaia i turisti e i trentini che affollano i centri lacustri in occasione dei fuochi. Le sponde perginesi con San Cristoforo e Valcanover, di Calceranica, Caldonazzo, ma anche lungo la statale, sono assiepate di spettatori. Per non parlare delle strade sul versante di Castagné, da dove si gode un panorama unico non solo evidentemente in occasione dei fuochi artificiali. Così - di fronte alle difficoltà dell’Apt - il sindaco Silvano Corradi è intervenuto:«Ritengo inopportuno abolire lo spettacolo, diceva ieri, perché si tratta di un evento che ormai è entrato nella tradizione. Ci sono poi risvolti e ricadute economiche non indifferenti. A parte gli ospiti di alberghi e campeggi, arrivano sempre centinaia di persone ad ammirare il lancio dei fuochi artificiali: non c’è dubbio che riempiano bar, ristoranti, pizzerie, locali pubblici. Insomma mi sembra che l’evento abbia una ricaduta non indifferente».

Certamente c’è qualche inconveniente di carattere viabilistico. Le strade, fin dal tardo pomeriggio sono invase da auto e si prosegue fino a tarda notte. Insomma, un’animazione tutto sommato a poco prezzo che riesce a movimentare migliaia di persone attorno al lago di Caldonazzo. E gli operatori economici ne hanno tutto da guadagnare.

Tagli perché tempi difficili? Va anche bene, ma qualche attrazione deve pur continuare a esistere.

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