Sugli autobus arrivano le guardie giurate

L’assessore provinciale Gilmozzi risponde a una interrogazione di Borga: l’evasione tariffaria è stimata in 450 milioni di euro



TRENTO. Nella lotta ai passeggeri che oltre a non pagare il biglietto per le corse a bordo dei mezzi pubblici con i loro comportamenti costituiscono una minaccia per la sicurezza, la Trentino Trasporti potrà utilizzare anche guardie giurate. Lo ipotizza l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi nella sua risposta a un'interrogazione del consigliere Rodolfo Borga (Civica Trentina). Nell'interrogazione il consigliere aveva anche denunciato il comportamento inaccettabile di passeggeri che, oltre a non avere il biglietto, minacciavano i controllori fino ad arrivare all'aggressione fisica. Nella risposta l'assessore spiega che a livello nazionale il contrasto all'evasione tariffaria, stimato in circa 450 milioni di mancati ricavi per le aziende, è al centro del «ddl trasporti» di prossima approvazione, concertato tra Ministero e Regioni. In particolare il disegno di legge prevede «che le attività di accertamento dei titoli di viaggio possano essere svolte anche da guardie giurate o da personale con la stessa qualifica appartenente ad istituti di vigilanza privata cui le aziende gerenti pubblici servizi di trasporto abbiano affidato lo svolgimento di servizi di sicurezza sussidiaria». Oggi, spiega Gilmozzi, per la verifica delle violazioni a bordo dei mezzi pubblici non è possibile ricorrere a questi soggetti che però «in contesti specifici (non dovendosi immaginare una “militarizzazione” del servizio di trasporto) potrebbero essere un utile strumento nei casi segnalati anche recentemente».













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