I NUMERI

Strade, ponti, ciclabili: 200 milioni di opere 

La bozza della manovra presentata alla maggioranza. Rossi: «Tenere o no gli impianti da sci? Si deciderà con referendum» 


di Gianpaolo TessarI


TRENTO. Il paventato segno meno non c’è. Il bilancio della Provincia per il 2018 è sostanzialmente identico a quello dell’anno in corso: prevede entrate per 4 miliardi e 732 milioni di euro. Ad essere precisi è anzi leggermente in crescita, di un milione di euro, rispetto a quello corrente.

Per Ugo Rossi, che ha presentato la manovra economica alla propria maggioranza, il dato non è una sorpresa: «Ci sono due fattori di stabilità dei conti. Sono: una tendenza macroeconomica positiva. E per noi è meno fluttuante rispetto ad altre realtà. In secondo luogo il venir meno dei gettiti arretrati che ha destato preoccupazione (beati i miei predecessori che li avevano) è compensato da una dinamica della entrate arricchita dal Patto di garanzia che abbiamo firmato con lo Stato. Le entrate stabili, modificabili nella misura del dieci per cento, ci garantiscono il fatto che non ci potranno essere tagli a mano che non sopravvenga una crisi. Un passaggio che ci ha permesso di stabilizzare il bilancio anche a favore di chi governerà, chiunque egli sia, la Provincia anche dal 2019 in avanti» ha chiosato il presidente.

Dunque una manovra che si sapeva attenta alle opere pubbliche e stradali, previsti per il comparto 200 milioni di euro, al lavoro e anche ad un turismo di qualità che passi per la riqualificazione del territorio. E su questo tema Rossi ha toccato un nervo scoperto di queste settimane: «Nel bilancio c’è anche la “norma Rolle”, la chiameranno così, che riguarda comunque molte altre realtà che vogliano riqualificare la loro offerta turistica. Trentino Sviluppo è pronta non solo a pagare l’intervento ma anche il progetto. E su questo aspetto, non appena però si avrà in mano un progetto chiaro, non avrò difficoltà ad indire dei referendum che consentano alla gente di dire quale scelta li convinca maggiormente. Senza che ci siano più delle spaccature come quella per il Rolle».

La manovra sarà presentata in settimana a sindacati e categorie economiche, per arrivare poi all’approvazione in giunta venerdì prossimo. Partirà poi l’iter in commissione per arrivare infine al giudizio dell’aula consigliare prima delle feste natalizie.

L’amministrazione Rossi ci tiene a sottolineare come la legislatura si appresti a girare la boa dell’ultimo anno con iconti a posto e, pure, con dei segni (qui sì) con il meno sul tema del risparmio: «In questi quattro anni si è registrata, al netto del rinnovo contrattuale, una riduzione della spesa per il personale: in particolare un 14% per i dirigenti, un 9% per i direttori ed un 4% per il comparto, assieme ad un 10% per la spesa per gli straordinari» spiega Rossi.

Il venir meno del patto di stabilità che aveva ingessato le assunzioni negli enti pubblici consentirà un ricambio dell’apparato amministrativo: prevista la stabilizzazione di decine di precari nei Comuni, nelle case di riposo e in Azienda sanitaria: «E rispetto al passato potremmo assumere oltre 50 giovani di età inferiore ai 32 anni con la formula del corso - concorso».













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