Strada per Tovel chiusa ristorante vuoto a Pasqua

Lorenzo Valentini, titolare del “Capriolo”, è vittima del protrarsi dei lavori di disgaggio sopra la provinciale. “Prenotazioni disdette anche per il 3 aprile”


di Giacomo Eccher


TUENNO. «A Pasqua avevo il pieno di prenotazioni: tutte disdette perché la strada è chiusa, e lo stesso è per domenica 3 aprile, giorno di prime Comunioni con gruppi che ho dovuto direttore verso altre strutture. Un danno importante, chi me lo rifonde?»

A sollevare il quesito è Lorenzo Valentini, che da oltre vent'anni tiene aperto, nella bella stagione e a singhiozzo per problemi viari, il ristorante Capriolo, locale tipico che si trova circa a metà della valle di Tovel la cui strada è chiusa per caduta sassi. «Il distacco dei massi pericolanti risale a oltre due mesi fa, bisogna dire che se la stanno prendendo comoda con il disgaggio e per risolvere il problema, ma intanto noi ci andiamo di mezzo» - afferma amareggiato il ristoratore. Per Pasqua – aggiunge – gli avevano assicurato che la strada poteva essere agibile, ora passata la festa si parla di chiusura per altri dieci giorni, ma di certo non si sa nulla, con un gran danno anche per l'immagine complessiva della valle e del suo turismo oltre a quello diretto per chi, come lui, opera nel turismo a Tovel.

Valentini fa il paragone con la vicina provincia di Bolzano. «Lì certo non avrebbero tollerato ritardi che impediscono l'accesso ad una valle come quella di Tovel, l'intervento sarebbe stato certamente più tempestivo e risolutivo, qui passa il tempo e nessuno si preoccupa di tutelare il nostro lavoro».

Valentini alla valle di Tovel, ed al “suo” Capriolo, ha sempre creduto, ma con il passare del tempo e l'indifferenza di chi è deputato a garantire l'accesso all'ex lago rosso, sta pensando che è meglio lasciar perdere, e puntare su altre realtà turistiche. «Tanto che Tovel sia aperto o chiuso a quanto pare interessa poco alle nostre autorità locali e provinciali e non mi pare che nemmeno le istituzioni turistiche, che pure hanno l'interesse a promuovere la valle e la sua bellezze tra cui anche Tovel, si stiano dannando l'anima per darci una mano». A Pasqua - riferisce ancora Valentini - c'era un intenso via vai di turisti arrivati fino a Tuenno convinti di raggiungere Tovel e costretti invece a fare dietrofront a causa del divieto: «Non credo - conclude - che di fronte a queste persone la valle di Non abbia fatto una bella figura».













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