Sportello bancomat esplode a VolanoCliente si salva per miracolo

L'uomo, un pompiere volontario, ha fatto appena in tempo ad allontanarsi dopo aver visto l'ordigno rudimentale. In passato altri episodi del genere



VOLANO. L’esplosione l’hanno sentita in tutto il centro di Volano: in piena notte un altro sportello bancomat di Unicredit è saltato in aria, ma se questa volta non c’è andato di mezzo qualcuno lo si deve solo alla buona sorte. Daniele Pergher, 23 anni, pompiere volontario nel corpo del paese, si trovava a due passi dallo sportello automatico che si trova sotto il negozio Tacconi. Era lì per effettuare un prelievo prima di rincasare. Mentre cercava la sua tessera magnetica ha notato un ordigno appoggiato sulla tastiera. Secondo la descrizione che ha poi fornito alla polizia, si trattava di una bottiglia di plastica da un litro e mezzo avvolta per la metà inferiore nel nastro adesivo, con al posto del tappo una sigaretta accesa, che fungeva da innesco. Rudimentale ma efficace. La brace era tenuta verso l’alto da una sorta di tappo realizzato con lo stesso nastro. Intuito di cosa si trattava, Pergher si è allontanato di qualche metro, tenendosi a lato del bancomat, e ha chiamato il 112. Appena riattaccato, ha udito una deflagrazione che lo ha fatto tremare. Frammenti delle plastiche incendiati e gocce del combustibile contenuto nella bottiglia si sono sparsi nel raggio di una quindicina di metri in direzione della strada. L’incavo dello sportello ha per fortuna diretto la pioggia infuocata in un raggio ristretto, ma se per caso il pompiere fosse arrivato qualche secondo più tardi ne sarebbe stato investito.
 Un dirimpettaio, affacciatosi alla finestra dopo il botto, ha notato un’auto bianca in sosta nei pressi dello sportello Unicredit partire a tutta velocità sgommando, e a sua volta ha avvisato i carabinieri. La pattuglia ha avuto la comunicazione strada facendo ed ha fermato un’auto bianca che pareva corrispondere alla descrizione, ma si trattava di una falsa pista. I due occupanti erano del tutto estranei a ciò che era accaduto.
 Pergher intanto, dopo aver dato l’allarme anche al 115, è andato a cambiarsi in caserma, ritornando poco dopo con la squadra dei pompieri che ha spento gli ultimi focolai sul piazzale.
 Sul posto si anche la polizia scientifica, che ha eseguito i primi rilievi. Pare che assieme al combustibile, la bottiglia incendiaria contenesse qualche altra sostanza, forse un sale, per rendere più potente l’esplosione.
 Nessuna rivendicazione esplicita. Né volantini, né scritte attorno al bancomat distrutto. I sabotaggi agli sportelli Unicredit, da tempo nel mirino degli anarchici, sono frequenti. L’ultimo qualche settimana fa: le gettoniere di via Benacense e di Villa Lagarina sono state sigillate con colla siliconica













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