LA CURIOSITA'

Solo tre iscritti, annullati in Trentinoi campionati italiani di pattinaggio

Delusione a Baselga di Pinè per una manifestazione schiacciata tra gli europei e le Olimpiadi


Marco Marangoni


BASELGA DI PINE’. Solo tre uomini iscritti, nessuna donna e l’edizione 2010 dei Campionati italiani allround di pattinaggio velocità vengono cancellati. Ma quale sarà il futuro di questo sport?

 A prescindere dal bilancio delle Olimpiadi di Vancouver, per il mondo delle lame lunghe in Italia urge una svolta. E rapida anche. Non era mai accaduto, tranne causa motivi legati al maltempo, che i “Tricolori” sulle quattro distanze medio - lunghe venissero brutalmente cancellati. Le gare inizialmente in programma ieri e oggi sull’anello di Miola di Piné, forse, saranno recuperate addirittura a marzo (si parla del 6 e del 7) se l’arrivo della primavera non costringerà i compressori dello stadio del ghiaccio di Miola di Piné ad andare in letargo.

 Con Enrico Fabris e Matteo Anesi raffreddati e, soprattutto, reduci dagli Europei “allround” in Norvegia, gli “Italiani 2010” sono stati cancellati perché avevano confermato la propria iscrizione soltanto tre atleti.
 Nel palleggio delle colpe di questa bizzarra programmazione sotto l’aspetto tecnico, c’è chi sostiene di aver ascoltato le società, c’è, invece, chi punta il dito contro la Federghiaccio.

 Le società, come sostiene il presidente della Fisg Giancarlo Bolognini, avrebbero espresso il loro «dissenso di disputare questa manifestazione come tradizione tra Natale e Capodanno» e che «il calendario è stato approvato dalle società». Quindi, la Federazione «è corsa ai ripari per individuare un nuovo periodo che non coincidesse con il sacrosanto periodo dedicato alla preparazione olimpica».
 I club, che chiedevano anche la scissione del Campionato nazionale assoluto con quello Juniores, parlano invece di «una data quasi imposta».

 Sta di fatto che riguardo la data prescelta per l’evento più importante per l’intero nostro movimento del pattinaggio velocità, biglietto da visita anche a livello internazionale, tutti all’unisono sostengono che «l’ha individuata la commissione tecnica».
 Se così fosse, pare decisamentre singolare che gli “Assoluti allround” siano stati collocati a soli tre giorni dalla conclusione della rassegna continentale. E per “fortuna” che Fabris e Anesi si sono ammalati. Altrimenti quei due 10.000 metri (Europei e Assoluti) in soli quattro giorni con che spirito agonistico li avrebbero affrontati e con quali conseguenze a livello fisico?

 Ovviamente dispiaciuti e rammaricati gli organizzatori del Circolo Pattinatori Piné. L’“event manager” Luca De Carli comunque auspica al più presto «una profonda riflessione per la programmazione futura del pattinaggio».
 Beh, anche questa volta è stata messa una provvidenziale pezza. Ma ci si chiede: come sono, e soprattuttto quali persone (o quale padre - padrone) hanno gestito i trionfi di Torino 2006 in termini di reclutamento se i numeri sono questi













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