Soldi per la cultura, Baratter querela Bezzi

Il candidato di Forza Trentino aveva detto che lo storico in lista con il Patt usava i fondi pubblici per farsi pubblicità



TRENTO. Manca ancora una settimana alle elezioni, e già volano gli stracci tra i candidati. Lo storico Lorenzo Baratter, candidato nelle fila del Patt, non ha incassato volentieri le accuse di Giacomo Bezzi, candidato presidente di Forza Trentino, e lo ha querelato. Bezzi aveva detto in un comunicato che Baratter aveva gestito male i 5 milioni stanziati dall'assessorato provinciale alla cultura per le commemorazioni della Prima guerra mondiale. Baratter, però, ha subito spiegato che le accuse sono false e ha dato mandato al suo avvocato di querelare Bezzi e il candidato di Forza Trentino Luca Bazzanella che aveva firmato insieme a lui il comunicato ritenuto diffamatorio. Bezzi e Bazzanella avevano definito Baratter come un «campione di incarichi e raccomandazioni». Poi avevano proseguito con apprezzamenti molto pesanti: «Gli elettori devono sapere che nella veste di storico - del tutto sconosciuto a livello nazionale ma molto raccomandato a livello provinciale - ha utilizzato senza alcuna attenzione alle regole, più di 5 milioni di euro di soldi pubblici trentini ottenuti sotto forma di consulenze e di finanziamenti per iniziative "culturali" in gran parte propedeutiche e funzionali solo alla sua campagna elettorale ma ben poco visibili e conosciute nelle istituzioni scolastiche e presso l'opinione pubblica». Poi c'erano state considerazioni sull'utilità del lavoro svolto, a fronte dell'emergenza disoccupazione: «Avere a disposizione 5 milioni di contributi pubblici come coordinatore per il centenario della prima guerra mondiale, più di 5 milioni sottratti in tempi di crisi economica al lavoro, fa infuriare i giovani disoccupati trentini, anche laureati, che non hanno "santi” protettori in paradiso». Forza Trentino aveva anche annunciato, subito dopo le elezioni, un esposto-denuncia alla Procura per dimostrare l'utilizzo improprio di fondi pubblici. Invece, Baratter non ha atteso le elezioni ed è passato al contrattacco. La querela per diffamazione è stata depositata nei giorni scorsi. L'avvocato Canestrini fa notare come le affermazioni di Bezzi e Bazzanella siano del tutto inesatte e false dal momento che Baratter non ha mai gestito quei soldi. Questo a prescindere dal giudizio sul modo in cui sono stati spesi. Secondo l’avvocato Canestrini è falso che lo storico candidato con il Patt avesse a disposizione quei fondi e potesse decidere su come spenderli.

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