Soldi ai Comuni: pronti 115 milioni di euro per le scuole

La Provincia aggiunge 40 milioni. I municipi potranno incamerare risorse rinunciando ad altre opere approvate


di Chiara Bert


TRENTO. Buone notizie per i Comuni trentini: sui bilanci 2013-2014 avranno a disposizione 172 milioni di euro di budget territoriale (per fognature, ciclabili, cimiteri, viabilità sovracomunale, impianti sportivi) e 115 milioni per l’edilizia scolastica e gli asili nido. Ed è su questa seconda voce che le risorse stanziate dalla Provincia saranno più del previsto: i fondi passano da 61 a 115 milioni di euro. Quasi un raddoppio, ma ancora poco rispetto alla fame di scuole espressa dal territorio.

Complessivamente - ha ricordato ieri l’assessore provinciale agli enti locali Mauro Gilmozzi, intervenuto al Consiglio delle autonomie - sono arrivate 111 domande per l’edilizia scolastica, per un totale di 315 milioni di investimenti. Le risorse messe sul piatto da Piazza Dante dunque riusciranno a coprire poco più di un terzo delle richieste presentate.

I primi soldi, una trentina di milioni, saranno subito disponibili per i progetti in stato più avanzato. Il resto sarà messo a disposizione nell’ambito del nuovo protocollo di finanza locale. Una boccata d’ossigeno particolarmente attesa dai municipi alle prese con i tagli del patto di stabilità.

Ieri il Consiglio delle autonomie ha dato il via libera alla delibera sull’attuazione del Fut, il fondo unico territoriale: per i Comuni, sui bilanci 2013-2014, saranno 172 i milioni sul budget territoriale (destinati a interventi sulle opere igienico-sanitarie per il 40%, il 15% a viabilità e caserme dei vigili del fuoco, il 10% a cimiteri, l’8% a biblioteche, il 5% a impianti sportivi). Altri 15 milioni del «fondo di riserva» saranno destinati a eventuali opere urgenti.

Sul fronte dell’edilizia scolastico e degli asili nido erano fino a oggi 61 i milioni di euro a disposizione: attingendo in parte agli accantonamenti e in parte al budget territoriale, ne sono stati recuperati un’altra dozzina, arrivando a 73 milioni; a questi la Provincia ne ha aggiunti 40, per un totale di 115 milioni. I Comuni potranno spenderli a partire dal 2013.

Una novità annunciata ieri da Gilmozzi ai sindaci riguarda la maggiore flessibilità nell’uso dei fondi: se i Comuni vorranno rinunciare a qualche opera già approvata dalla Comunità di valle (e finanziata dal Fut) per dirottare le risorse sulle scuole potranno farlo. A breve la giunta provinciale emanerà le direttive che disciplinano i rapporti finanziari tra Provincia, Comuni e Comunità , un passaggio che rientra nell’attuazione della riforma istituzionale e che assegna più responsabilità alle Comunità.

Sempre nella seduta di ieri il Consiglio delle autonomie ha anche dato l’ok alle risorse del Foreg, il fondo per la produttività destinato ai dipendenti degli enti locali che ammonta a 3,8 milioni.

Infine l’assessore alla salute Ugo Rossi ha incassato il sì alla proposta di modifica del finanziamento delle Rsa: nel caso di assenza dell’utente tra 2 e 4 settimane per giustificato motivo il costo della retta sarà dell’80%.

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