Società, Rossi: «Mediocredito e A22 strumenti di sviluppo»

Il governatore sui rilievi dei giudici: «Air Alps e Interbrennero? Cessioni non sempre praticabili» «La riorganizzazione è un lavoro difficile, fonderemo le spa che hanno attività analoghe»


di Chiara Bert


TRENTO. Air Alps e Interbrennero? «Cessioni già previste e tentate ma difficilmente praticabili». A22 e Mediocredito? «Sono strumenti di sviluppo del territorio». Il governatore Ugo Rossi interviene sui rilievi mossi dalla Corte dei Conti riguardo alle partecipazioni societarie della Provincia e della Regione. Partecipazioni da tagliare, secondo i giudici contabili, quando non strettamente necessarie, non attinenti con il fine istituzionale dell’ente (come autostrade, istituti bancari, aeroporti) e portatrici di un impatto negativo sul bilancio.

«La Corte ha parificato il rendiconto della Provincia e della Regione», premette il presidente, «per il resto si tratta di osservazioni che sono da tenere in grande considerazione perché riguardano il rispetto delle norme e le linee di indirizzo europee e nazionali, ma che non hanno impedito la parifica». Il governatore striglia la stampa: «Se un extraterrestre leggesse i giornali trentini, penserebbe che la Provincia di Trento e la Regione sono alla bancarotta e che non c’è controllo dei conti. In realtà è esattamente l’opposto, la Corte sa benissimo che l’amministrazione in questi anni ha sempre tenuto in considerazione i rilievi che sono stati mossi, ma si tratta di migliorare una trasparenza e una tenuta dei conti che sono le migliori d’Italia».

Nell’ordine. «Air Alps era già stata messa sul mercato e l’unico acquirente poi ha rinunciato - ricorda Rossi - la partecipazione della Regione è minima (1,88%) e il gravame non così forte dal punto di vista finanziario». «Per Interbrennero siamo pronti a mettere la nostra quota sul mercato per farla acquisire da A22, ma è chiaro che finché Autobrennero non ha la certezza della concessione non può fare operazioni di acquisizione». «La Corte dei conti - osserva il governatore - tiene conto del puro valore delle quote in relazione all’andamento delle società, ma bisogna tenere conto anche della praticabilità sul mercato di una cessione di quote».

Diverso il caso, prosegue il presidente, di altre società di sistema su cui i giudici contabili hanno invitato la Provincia a «valutare l’attinenza dell’oggetto sociale con le finalità istituzionali» e soprattutto «l’efficienza ed economicità» delle partecipazioni. È il caso di Autobrennero e Mediocredito, come di Aeroporto Caproni, Trento Fiere, Aerogest. «L’A22 è strumento di sviluppo territoriale - avverte Rossi - e lo stesso vale per Mediocredito, che pure sta andando nella direzione di aumentare le quote private e ridurre quelle pubbliche. Ma anche qui un conto è ragionare dal punto di vista teorico, poi bisogna proteggere i valori di bilancio».

Altro capitolo: la riorganizzazione delle spa pubbliche, progetto che la giunta ha in cantiere da inizio legislatura ma che tarda a concretizzare. Sul tavolo le dismissioni di Informatica Trentina, Inter Brennero e Trento Fiere, e il riassetto di Trentino Network. «Come noto dobbiamo ultimare un lavoro non facile di semplificazione che ci porterà ad avere un numero più ridotto di società cercando di accorpare quelle che hanno analogia di attività e obiettivi».

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