«Siringhe nel parco? Le troviamo al mattino»

A Maso Ginocchio le mamme sono preoccupate anche per gli escrementi dei cani e una botola aperta. L’assessore Gilmozzi assicura più passaggi per la pulizia


di Luca Marognoli


TRENTO. I bambini giocano ignari nel parco di Maso Ginocchio, dove l’altro giorno la consigliera comunale Francesca Gerosa ha trovato una siringa sul muretto accanto all’area dedicata alle altalene per i più piccoli.

A metà pomeriggio il giardino è frequentato da qualche piccino, ma il tempo è brutto e non c’è il pienone consueto. «Siamo scioccate più che altro per la presenza di escrementi canini», dice una mamma seduta accanto al “castello”, vigilando sui movimenti del figlioletto. «Se ne trovano parecchi nell’erba e a ridosso delle siepi, sul lato verso il supermercato e gli uffici, dove c’è una specie di galleria formata dagli arbusti che i bambini amano percorrere». Non solo: «Siamo preoccupate per quella grata aperta», dice indicando il piccolo dosso erboso poco lontano dalle altalene. «I bambini si divertono a tirarla via, per loro è come lo scrigno del tesoro, figuriamoci... Ma c’è il rischio che si facciano male. Passasse un vigile ogni tanto...».

La grata in realtà è un piccolo pannello verde di plastica che copre i tubicini interrati per l’irrigazione. Il buco è profondo pochi centimetri, ma quanto basta per slogarsi una caviglia o rompersi una gamba se si finisce dentro. «E pensare che siamo proprio davanti al nido e alla materna e questo parco nei giorni di sole è affollato da una miriade di bimbi». Gaziella Pittalis chiacchiera con un’altra mamma: «Siringhe? Ce ne sono spesso, soprattutto la mattina presto: di quelle lunghe e sottili. Ma anche a scuola ne trovano...». Ci sono poi delle zone “off limits” per i più piccoli, come l’angolo dei gazebo, diventato - spiegano le due donne - «un ritrovo di senza tetto» che ci vanno a dormire e fanno lì anche i loro bisogni.

Alla scuola materna di Maso Ginocchio, un quarto d’ora dopo le 16, i bambini stanno ancora svolgendo le loro attività nelle rispettive aule. La maestra Anna spiega che il fenomeno era più preoccupante in passato, prima dell’ampliamento dell’istituto. «Una bambina 5 anni fa trovò una siringa nella sabbia dove giocava con i suoi compagni. Per fortuna c’era il tappo... L’anno prima, invece, un’altra piccola si presentò all’interno della scuola, con una siringa in mano e l’ago ben in vista. Non potevamo sapere se si fosse punta e abbiamo dovuto farle fare la profilassi. Vede quel treno?», indica un gioco posizionato nel cortile interno della scuola. «Era nel parco, proprio accanto al muro della scuola, e veniva utilizzato dai tossicodipendenti che ci entravano per farsi. Da quando l’hanno trasferito qui, non ci sono stati più episodi allarmanti».

L’assessore Italo Gilmozzi spiega che a Maso Ginocchio siringhe non ne erano state mai trovate, mentre qualcuna viene rinvenuta sotto le arcate di via San Pio X. «Le pulizie vengono effettuate tutte le mattine, talvolta anche il pomeriggio, e la frequenza aumenterà a breve con l’avvio del progetto “Fare sicurezza assieme”. Ai primi di maggio metteremo nei parchi anche dei distributori di guanti di plastica per i rifiuti, mentre chi trovi siringhe è invitato a chiamare il servizio parchi». Quanto alle altalene rotte in piazza Dante segnalate da Gerosa, «siamo in attesa dei seggiolini di ricambio, alcuni anche per disabili».













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