Silenzio per i morti sul lavoro 

Trento. L’ultimo tragico incidente si è consumato sabato a Molina di Fiemme, nel cantiere del nuovo pastificio Felicetti: un operaio di 63 anni, Neculai Minac, è morto precipitando da un’impalcatura...



Trento. L’ultimo tragico incidente si è consumato sabato a Molina di Fiemme, nel cantiere del nuovo pastificio Felicetti: un operaio di 63 anni, Neculai Minac, è morto precipitando da un’impalcatura da un’altezza di oltre dieci metri. È il dodicesimo morto sul lavoro in Trentino nel 2019.

«Per la sicurezza sul lavoro, servono fatti e non parole». Per questa ragione, dopo l’ennesimo drammatico incidente Cgil Cisl e Uil organizzano un presidio sotto piazza Dante nella mattina di domani mercoledì 28 novembre.

Sempre domani i sindacati invitano tutti i lavoratori e le lavoratrici a fermarsi per un minuto di silenzio, per esprimere solidarietà alle vittime della strage sul lavoro.

Lo stesso giorno una delegazione delle tre confederazioni incontrerà, alle 9, i rappresentanti dei gruppi consiliari per portare l’attenzione della politica e delle istituzioni su questo tema. Non è accettabile, infatti, continuare a morire lavorando. Servono azioni straordinarie per favorire l’affermazione di una cultura della sicurezza in tutti i contesti lavorativi, dai più piccoli ai più grandi, nel pubblico come nei settori privati.

Dalla prossima settimana, inoltre - annunciano i sindacati in una nota unitaria - in tutti i luoghi di lavoro verranno organizzate assemblee sul tema della sicurezza. L’intento è quello di arrivare nelle prossime settimane ad una mobilitazione generale per contrastare un fenomeno «che è ormai emergenza anche in Trentino».













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