«Shopping, bastano venti domeniche»

Il Consorzio Rovereto InCentro potrebbe abbassare la quota per gli associati: «Il momento è difficile per tutti»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «Un’apertura a macchia di leopardo tutte le domeniche dell’anno potrebbe rivelarsi un boomerang per i negozi del centro. Perché disorienta il cliente che non sa quali negozi sono aperti e quali no e favorisce il Millennium: se il cliente arriva in città e trova pochi negozi aperti prende la macchina e va al centro commerciale. Questo lo dobbiamo evitare». A parlare è Giulio Prosser, presidente del Consorzio Rovereto InCentro che martedì riunisce gli associati in assemblea. E si parlerà anche di aperture domenicali frutto delle “liberalizzazioni” ma contestate da tanti operatori economici, soprattutto quelli a dimensione familiare. «Dobbiamo vedere cosa succede ora: noi siamo favorevoli a che sia la Provincia a legiferare grazie alla nostra autonomia, ma se così non fosse auspico una convergenza con le associazioni di categoria per stabilire un calendario delle aperture. Un calendario - precisa Prosser - che potrebbe prevedere una domenica al mese più altre domeniche legate ad eventi particolari oltre ovviamente alle aperture festive per il Natale».

In totale sono state concordate tra associazioni di categorie, Consorzio e Cooperazione, una ventina di aperture domenicali (più il Natale). «Non è una bella immagine per la città e non costituisce un motivo di attrazione vedere pochi negozi aperti. Meglio limitare le domeniche e aprire tutti quando si stabilisce il calendario: bisogna ragionare uniti e compatti per il centro storico se vogliamo portare in città clienti e turisti altrimenti se ognuno va per proprio conto perde tutta la città».

Una parte dell’assemblea sarà dedicata alla modifica dello statuto per cambiare le date del bilancio (dal 30/6 all’1/7) e l’articolo che stabilisce la quota d’ingresso da destinare al fondo che verrà poi restituita quando l’associato esce: la quota potrà essere ora “modificata” e non solo “aumentata”. Inoltre il direttivo pensa di diminuire «visto il momento difficile» la quota annua da 300 a 200 euro compresa una serie di benefit promozionali per gli associati.

Per quanto riguarda il calendario delle iniziative previste, molti gli appuntamenti per tutto il periodo dell’anno. Si va dal brindisi di Pasqua (il 30 marzo) al mercatino di primavera (aprile-maggio) con il mercatino dei fiori, dal mercatino francese ad Artingegna, dalla festa di fine saldi (fine agosto-inizio settembre) ai sapori di autunno e Alimenta (settembre-ottobre), dalla festa per Halloween al mercatino di Natale (22/11-6/1) con altri eventi e animazioni in centro storico.

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