TRENTO

«Sesso tra minorenni nei giardini della chiesa»

L’ennesima denuncia di degrado da parte del rettore della storica Basilica di San Lorenzo: «Imbarazzo per chi viene qui a pregare. È sempre peggio»


di Daniele Peretti


TRENTO. «Sesso tra minori in pieno giorno nei giardini della Basilica di San Lorenzo». A denunciarlo è il Rettore Padre Mauro Marasca che l'altra sera al rientro in Convento, non era solo spaventato, ma anche deluso e amareggiato. «Si tratta di un fatto recente, ma da qualche giorno è arrivata una nuova categoria di persone disagiate: coppie di minorenni che hanno scambiato i giardini della Badia per un luogo dove manifestare e praticare la loro affettività, creando un forte disagio a chi frequenta la Chiesa, generalmente persone anziane, famiglie con bambini o turisti. Un tempo esisteva nella coppia il "pudore" o una certa "riservatezza" nel praticare l'affettività, ora tutto è lecito, dimenticando che la libertà dei nostri comportamenti termina dove inizia la libertà degli altri».

Padre Marasca non ha dubbi nel dire che dopo essere stati allontanati da piazza Santa Maria Maggiore, i tossicodipendenti hanno eletto l'area della Basilica a loro rifugio e lo fanno con strafottenza e in un numero che fino a poco fa non si era mai visto. "Ormai è diventata una terra di nessuno e per questo un ritrovo dei disperati della città. Nella giornata è un continuo via vai di ragazzi che si bucano tra la gente che passa, ma tra l'indifferenza generale.

Le minacce continuano? “Premetto - continua Padre Mauro Marasca - che tutti noi, comprese le autorità che dovrebbero aiutare i cittadini, siamo caduti in una disumanizzazione dove la persona non ha più alcun valore. Mi sento impotente e mi lasci dire anche con tanta rabbia in corpo, nei confronti di una società che fa finta che tutto vada bene. Oltre ai tossicodipendenti mi trovo ad affrontare, fin dal mattino presto, i cosiddetti "terzomondiali" o "rifugiati" che con un crescendo di arroganza e di aggressività vogliono soldi. Quello che maggiormente mi preoccupa è che aumenta in loro la rabbia e la violenza nei nostri confronti,  in quanto neghiamo loro il tanto sognato e desiderato denaro. Così oltre alle minacce quotidiane che ricevo, devo anche incassare le offese volgari che mi vomitano addosso, mostrando un odio nei confronti di noi italiani che promettiamo a parole, ma poi ce ne laviamo le mani. Nessuna delle autorità, sia religiose che civili, ha la forza di spiegare loro che proprio noi italiani stiamo vivendo una precarietà a tutti i livelli: economica, sociale, politica, di futuro, di lavoro e che data la situazione che viviamo non siamo in grado di aiutarli, salvo i pochi casi di "rifugiati" politici o dalla guerra, se non con dei piani di intervento a livello europeo e nei loro Paesi di origine".

Non è la prima volta che il nostro giornale raccoglie il grido di allarme di Padre Marasca, ma a sentire le sue parole oggi - dopo i fatti narrati all’inizio - pare che a livello di prevenzione non sia stato fatto molto. «Quello che ho raccontato - risponde lui - è quanto ogni giorno devo affrontare e che nonostante le mie richieste di aiuto alle varie Autorità, finora ho ricevuto soltanto un "assordante silenzio". Quando una società non è più in grado di difendere i diritti di ogni cittadino vuol dire che quella società è destinata a morire».

Parole dure da parte di un frate che ha visto peggiorare la situazione di giorno in giorno e non stiamo parlando di periferia, ma di una zona del centro città che per via delle stazioni è frequentata a tutte le ore. Il Rettore aveva già denunciato la presenza di minori collegabili al mercato della droga con degli scambi che avvenivano al riparo dei muri della Basilica alla mattina presto, ancora prima di andare a scuola. Un fenomeno che diminuiva con l'arrivo dell'estate, ma che adesso si ripropone in peggio, con gli episodi di incontri intimi tra ragazzini che rendono ancora più degradante la situazione della storica Basilica di fronte a Piazza Dante.

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