«Semafori per impedire i contromano»

Biserni (Asaps): «Per evitare grandi tragedie come quelle della Valsugana servono interventi sulla segnaletica»


di Marika Caumo


VALSUGANA. Ben 267 contromano in tutta Italia da inizio anno al 23 novembre scorso. Hanno provocato 16 morti e 138 feriti. Erano stati 298 nel 2012 con 24 morti e 186 feriti. Sono i numeri registrati dall'Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale). I numeri di un fenomeno ha cui in un sol giorno la Statale 47 della Valsugana ha pagato il proprio tributo: 2 incidenti, 3 morti, 4 feriti.

«Seguiamo questo fenomeno da 7-8 anni e nel 2012 il 62% di questi episodi sono avvenuti in autostrade o superstrade a doppia carreggiata, come la vostra», spiega il presidente dell'Asaps Giordano Biserni, per 30 anni in servizio nella polizia locale e ora collaboratore di numerose trasmissioni Rai ed emittenti private, oltre che di riviste, dove si occupa di sicurezza stradale.

Biserni individua tre principali categorie di persone statisticamente più soggette ad innescare manovre in contromano: «Nel 2012 gli stranieri rappresentano il 26% a fronte di un’incidenza del 7/8% sul totale dei patentati circolanti in Italia, il 22-23% sono persone ubriache e sotto l'effetto di droghe ed infine un 16% sono anziani, i conducenti over 70. A questi si aggiungono i contromano di chi fugge ai controlli e all’alt delle forze dell'ordine. I motivi sono semplici: in una situazione che deve essere colta velocemente, come l'imbocco di un autostrada o superstrada, chi sbaglia è chi non ha confidenza con la nostra strada oppure ha la mente non lucida oppure ancora capacità cognitive meno pronte». Se le indagini confermano, come sembra, che il secondo incidente sia stato causato da Mohamed El Azzouzi che procedeva in contromano, allora entrambi gli incidenti rientrano nelle casistiche. Ma cosa succede nella testa di chi commette questo errore? «In molti casi si accorgono e fanno inversione di marcia o accostano sulla propria sinistra in qualche piazzola o corsia d'emergenza, ma tanti altri vengono colti dal panico, faticano a cogliere l'errore e arrivano a pensare che siano gli altri che procedono in senso contrario», spiega Biserni. Fino a diventare incapaci di reagire e di evitare lo scontro. E se in un contesto normale un conducente che avverte un malore o si accorge di un guasto, accosterebbe immediatamente a destra, nel contromano a doppia corsia accostare a destra significa posizionarsi nel punto in cui i veicoli marciano alla massima velocità e cioè in corsia di sorpasso. Per chi si trova ad incrociare un veicolo in contromano il consiglio è quello di tenersi sulla propria destra ed ovviamente segnalare subito al 112.

Quali sono le possibili soluzioni? «Sicuramente un pannello aggiuntivo più grande da posizionare sugli svincoli, seguendo l’esempio di altri stati (vedi quello con la mano che intima lo stop in Austria e Germania, ndr). E poi un sistema di allarme acustico visivo dotato di fotocellula, che scatta con un rumore fortissimo e un segnale luminoso quando qualcuno imbocca la strada nel senso sbagliato, collegato anche alle sale di pronto intervento di polizia stradale o carabinieri», aggiunge Biserni. O ancora semafori con il rosso per chi si trova a inserirsi contromano. E sui due incidenti di lunedì sulla Statale 47 conclude: «Qualcosa che non torna c'è, qualcosa di ingannevole nella segnaletica forse, che non da chiarezza sulla possibilità o meno di imbocco».













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