E l’assessore conferma: in val di Non ci sono i numeri per fondare la compagnia di cappelli piumati

«Schützen, ma non per denaro»

Panizza replica a Pancheri: i soldi dell'autonomia non c'entrano



CLES. «La compagnia Schützen in valle di Non si farà, i numeri ci sono e il momento è favorevole, ma i soldi dell'autonomia non c'entrano nulla». L'assessore Franco Panizza risponde così alle stilettate arrivate dall'ex vicesindaco di Cles, Silvio Pancheri, e anche dalla collega del gruppo Patt, Caterina Dominici, perplessa sulla reale consistenza di un numero minimo di nonesi disposti ad indossare i cappelli piumati per far rivivere la Nonsberger Schützenkompanie.

«A Pancheri rispondo che davvero i tempi adesso sono cambiati, da alcuni anni c'è la riscoperta di una storia che in passato conoscevano solo gli addetti ai lavori. E poi lui era democristiano, e da quella parte politica venivano anche allora solo frenate, non certo stimoli. Ma a far cambiare davvero il vento, credo, sono state le campagne d'informazione sul bicentenario di Andreas Hofer lo scorso anno e quest'anno l'anniversario del Tiroler Landlibell del 1511, eventi che hanno aperto molti occhi», afferma l'assessore. Ma non è vero che è una questione di soldi.

«Se Pancheri si riferiva alle divise, rispondo che in ogni caso il 40% del costo gravava sul singole Schütze, comunque una bella somma che solo persone motivate sono disposte ad affrontare. Ma è un ragionamento che non regge perché gli Schützen nonesi, se si faranno, non so se avranno questa possibilità perché la delibera si è esaurita».  Panizza è uno dei fautori della rinascita della compagnia in riva al Noce (la 22º in Trentino), decisione - spiega - che è scaturita spontaneamente dalla grande partecipazione (che non si aspettava nessuno) alla serata d'estate a Sanzeno.

Replicando poi alla collega Dominici, Panizza spiega che gli Schützen valligiani che hanno trovato ospitalità altrove (in Valle di Sole, Mezzocorona e anche a Vezzano) possono tornare indietro ed affiancarsi ai giovani che non mancano. E conclude evidenziando "l'aria nuova" che si respira nel Schützen Bund (Federazione) del Trentino con il nuovo comandante Paolo Dalprà.













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