Satellite Nasa, allarme anche in Trentino

I pezzi di un vecchio satellite della Nasa potrebbero cadere, oggi, anche in Trentino secondo la simulazione degli scienziati



TRENTO. I frammenti del vecchio satellite della Nasa che domani si distruggerà a contatto con l'atmosfera potrebbero cadere sulle regioni del nord d'Italia. Allo stato delle simulazioni è questa la previsione degli scienziati che stanno analizzando la traiettoria del satellite.

La zona di caduta individuata è un'area con una larghezza di 200 chilometri che sarà via via ristretta con il passare delle ore. La probabilità attuale di caduta e' dello 0,9%. L'area di caduta dei frammenti individuata comprende Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Liguria ed Emilia Romagna.

Stamattina alle 10 s'è tenuta a Roma una riunione del Comitato Operativo della Protezione civile che ha preso in esame il problema causato dal rientro incontrollato del satellite Uars. Uars è un satellite dismesso di proprietà NASA, che rientrerà negli strati più densi dell'atmosfera entro le prossime 48 ore, ipotizzando la frammentazione del satellite a 78 km di quota. Saranno almeno  26 i frammenti, per un totale di 536 kg: raggiungeranno il suolo, distribuendosi lungo la traiettoria su un arco di circa 800 km.

Il frammento più massiccio, di alluminio, avrà una massa di 158 kg, una superficie di circa un metro quadrato e raggiungerà la superficie con una velocità di 158 km/h. Ci sono poi quindici componenti di titanio con masse tra 0,6 e 61 kg e velocità di impatto, rispettivamente, di 386 e 232 km/h; infine tre componenti saranno di berillio, con masse di 1 e 3 kg e velocità d'impatto rispettivamente di 66 k e 281 kg/h. Tutti gli oggetti colpiranno la superficie perpendicolarmente, precipitando cioè lungo la verticale.

Due sono gli scenari potenzialmente a rischio per l'Italia che sono stati ipotizzati. Il primo corrisponde a un intervallo di possibile caduta frammenti compreso tra le 21:25 e le 22:03 (ora italiana) di venerdì 23 settembre. Le regioni interessate sono: Liguria, parte dell'Emilia Romagna, Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e parte del Friuli Venezia Giulia.
Il secondo tracciato potenzialmente a rischio per l'Italia corrisponde a un intervallo di possibile caduta di frammenti compreso tra le ore 03:34 e le 4:12 (ora italiana) di sabato 24 settembre 2011 e comprende le Regioni: Friuli Venezia Giulia , Veneto, Trentino Alto Adige e parte della Lombardia.

Nella riunione di stamattina del Comitato operativo è stato evidenziato che: lo stesso rimarrà attivo fino alla fine dell'evento; viene istituito un Tavolo tecnico che ha funzione di analisi scientifica e di supporto al comitato operativo; le Regioni attivano apposite strutture operative fino alla fine dell'evento finalizzate all'informazione alla popolazione ed allertamento delle strutture di protezione civile regionali; le Regioni tengono i contattti con  i Sindaci e  la propria popolazione; le Regioni pongono particolare attenzione alle strutture critiche con particolare riferimento ai momenti precedenti l'impatto; la Commissione speciale Protezione civile divulga le comunicazioni alle Regioni; la Protezione civile nazionale divulgherà dei bollettini (note informative) in merito all'evoluzione della situazione.













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