Sarà corsa a due  fra la Chiarani e Bombardelli

DRENA. Il piccolo Comune di Drena non fa eccezione e come per i cugini maggiori si presta a rieleggere i propri rappresentanti politici. In sfida due volti giovani e ben conosciuti nel panorama...


Leonardo Omezzolli


DRENA. Il piccolo Comune di Drena non fa eccezione e come per i cugini maggiori si presta a rieleggere i propri rappresentanti politici. In sfida due volti giovani e ben conosciuti nel panorama drenense. Da un lato Giovanna Chiarani che con “Insieme per Drena” raccoglie e prosegue l’eredità del sindaco uscente Tarcisio Michelotti, mentre a guidare la lista concorrente “Futuro e identità per Drena” è il 29 enne Simone Bombardelli. Due liste che guardano principalmente a dare maggior rilevanza al proprio comune puntando su diverse tematiche.

Per Chiarani essenziale è «rinnovare guardando comunque alla continuità. Infatti - precisa la candidata sindaco - le principali opere pubbliche che vorremo realizzare partono da quanto già in programma e continuano in quel solco. Per me, inoltre c’è una forte urgenza ed è quella della sistemazione della cinta muraria del castello di Drena, luogo importante e simbolo della nostra comunità». Se anche Bombardelli avrà comunque intenzione di portare a temine le opere programmate, a suo dire la vera rivoluzione passerà dalla costituzione di una Cooperativa di Comunità. «Ossia - ci tiene a spiegare il candidato - un ente formato dagli abitanti di Drena, chi vorrà, e che sia in grado di dare risposte efficaci in termini di servizi che il nostro Comune non è in grado di erogare o gestire. Per esempio - continua pensiamo alla gestione di servizi come tagesmutter o addirittura la gestione del chiosco qualora non si presentasse nessuno per il rinnovo del bando». Entrambi i gruppi puntano a ripristinare l’ufficio tecnico ora in gestione associata con Dro. Per Bombardelli si dovrà «condividere altri servizi con gli altri comuni, ma riportare in loco - chiarisce - l’ufficio tecnico perché questo è un peso che si sente tra le persone».

La strategia di Chiarani, invece, punta alla modernità. «Dobbiamo dare un più veloce accesso all’ufficio tecnico con una migliore gestione del sistema e questo - precisa Chiarani - passa attraverso la digitalizzazione. Lavori di migliorie che si possono attuare grazie a un taglio dell’indennità per recuperare risorse economiche».

Punto cardine i giovani. Se Bombardelli assicura di voler riportare i giovani nelle associazioni attraverso una maggiore partecipazione alla vita pubblica e con la creazione di un’identità di comunità per evitare che Drena si trasformi in un dormitorio, Chiarani ha sviluppato un programma di welfare che mira a realizzare occasioni di aggregazione oltre che spingere l’acceleratore sui servizi alla cittadinanza e nelle politiche sociali anche attraverso i progetti Comuni-care e Consiglieri… in erba. «In questo modo - chiarisce Chiarani - vogliamo avvicinare i ragazzi alla vita di comunità e alle istituzioni». «Dobbiamo puntare sulle nostre peculiarità - affonda Bombardelli - perché se pensiamo alle e-bike il nostro territorio si presta per essere esplorato anche da questo tipo di turismo. Ecco quindi perché vogliamo valorizzare il territorio sistemando Malga Campo e la zona del Luch e non solo in modo che queste aree non siano solo un costo, ma diventino anche una risorsa». Spinta green per Chiarani che nei punti del programma inserisce una postazione fissa di Car sharing con due sole direzioni per collegare Drena alle più vicine località e avvia il programma “Adotta un’aiuola per aiutare l’amministrazione a mantenere in ordine e decoroso il territorio comunale. «Da questo punto di vista - chiosa Chiarani - abbiamo intenzione di decorare il territorio perché la bellezza genera bellezza». «Drena in questi anni dovrà crearsi una vera identità, forte e radicata nei nuovi giovani grazie all’esperienza dei nostri nonni - conclude Bombardelli -. Se qualcuno di nuovo dovesse provare a fare una fusione, Drena deve essere pronta e far valere le proprie peculiarità, il proprio territorio, la propria storia».













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