Rurale, «autogol» dei commercianti

Passano i candidati sponsorizzati dagli artigiani. Fontanari (Unione): «La prossima volta faremo più lobby»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. C’è chi parla di «stupidità estrema», chi invece di «clamoroso autogol» e chi, come il presidente dell’Unione commercio e turismo di Rovereto ammette che «la prossima volta dovremo fare più lobby per sostenere i nostri candidati». Il giorno dopo l’assemblea della Cassa rurale con l’elezione a vicepresidente di Franco Schönsberg (commerciante all’ingrosso di prodotti per l’edilizia) con un clamoroso risultato (842 voti contro i 274 del primo dei non eletti Paolo Moiola) i commenti, soprattutto negli ambienti economici, si sprecano. E’ cambiato qualcosa negli equilibri del cda della Cassa rurale, la più grande banca roveretana? Chi sarà a decidere sulle scelte strategiche? Quali settori economici avranno un’attenzione particolare rispetto ad altri?

Ma ora chi siede nel cda rinnovato? Il presidente Paolo Marega, riconfermato lo scorso anno, il suo nuovo vice Schönsberg, l’immobiliarista Matteo Bona, Maurizio Martini titolare di una ditta di impianti di condizionamento, Nadia Zandonai contitolare della Gallox, e i due nuovi entrati: Paolo Zanon, titolare di una ditta di impianti elettrici e Andrea Baldo, perito edile e libero professionista di Villa Lagarina. Resta ancora un posto vuoto, quello lasciato da Schönsberg che si è dimesso da consigliere: chi lo occuperà? Verrà pescato il primo dei non eletti (e in questo caso si tratterebbe di Valter Nicolodi) o il cda coopterà qualche altro candidato consigliere non eletto domenica? Oppure per un anno una sedia resterà vuota?

Vista l’attuale composizione del consiglio di amministrazione c’è chi lamenta una preponderante presenza legata al mondo imprenditoriale (settore immobiliare nello specifico) a scapito del commercio e dei servizi. E’ davvero così? E’ un dato di fatto che nelle elezioni di domenica un forte peso l’hanno avuto gli artigiani che sono stati bravi e compatti a piazzare i loro rappresentanti, quelli che avevano sponsorizzato: Schönsberg e Zanon. «Siamo un’associazione trasversale che vede la presenza di dettaglianti, grossisti, albergatori, ristoratori... - afferma Marco Fontanari presidente di Unione commercio e turismo - e Schönsberg è anche un nostro socio. E sono convinto che, da persona preparata e intelligente qual è, saprà ragionare e valutare con capacità qualsiasi operazione senza ragionare con un senso di appartenenza a una categoria piuttosto che ad un’altra». L’appoggio a Schönsberg, oltre che da Benoni degli artigiani, in effetto è venuta anche da Mondini, presidente dell’associazione grossisti e piccole imprese.

Quello che non ha “funzionato” è stato l’appoggio dell’Unione (e degli artigiani) a Roberto Zuccatti: «In effetti dobbiamo dare atto che il voto dei commercianti si è diviso tra i vari candidati mentre gli artigiani hanno dimostrato di essere più compatti. La prossima volta dovremo fare più lobby...» ammette Fontanari. E il divario è notevole: Zanon 511 voti, Zuccatti 293 quando, in teoria, i due avrebbero dovuto andare in “accoppiata” sulla scheda per i consiglieri.

Ma evidentemente i commercianti (e forse non solo loro) sono andati in ordine sparso visto che si sono divisi tra Zuccatti, Mariano Modena (ex presidente dell’Unione) e Valter Nicolodi (responsabile centro vendite Galvagni). Evidentemente non sono stati in grado di fare quadrato su un candidato loro (tra l’altro avevano quello “ufficiale” deciso dalla giunta dell’Unione) e i voti si sono dispersi . Ma per la prossima volta, assicura Fontanari, «faremo attività di lobbing».

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