Ruba forme di formaggio al caseificio, denunciato

Un 40enne trentino pescato mentre le sottraeva al «Sociale» di Primiero Nei guai anche un uomo di Molveno che ne avrebbe rivendute una settantina


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. «Miserie umane, purtroppo … ma non si poteva far altro», dice visibilmente dispiaciuto il presidente del Caseificio sociale di Primiero, Giovanni Battista Fontana, nel commentare l’azione compiuta dai carabinieri di Imer che hanno sorpreso in flagranza un quarantenne trentino con due forme di formaggio nascoste nella cabina del suo autocarro. E a rendere ancora più pesante la situazione, i carabinieri hanno potuto costatare che una delle due forme non proveniva dal Caseificio di Primiero, ma da un altro caseificio trentino che, alla pari di quello di Primiero, viene rifornito di prodotti caseari dell’azienda per la quale il trasportatore lavora.

Era da un po’ tempo che i responsabili del caseificio di Primiero notavano la sparizione di forme di formaggio del tipo “Nostrano Primiero”, “Fontal” “Primiero fresco” ecc…, forme più trasportabili in confronto al formaggio grana, ma il cui valore medio in ogni caso si aggira intorno ai 100 euro per forma; non riuscivano a spiegarsi le sparizioni e in modo discreto avevano cominciato ad effettuare controlli più mirati, fino a giungere alla conclusione che poteva essere proprio il trasportatore che riforniva il proprio negozio di vendita di prodotti di altri caseifici trentini. Ecco quindi chiedere l’intervento dei carabinieri di Imer, che al comando del maresciallo Roberto Di Franco, attuavano un appropriato appostamento con il quale nel primo mattino di lunedì scorso riuscivano a sorprendere il quarantenne impiegato trasportatore mentre caricava nella cabina una forma di formaggio “Nostrano Primiero” infilata in un sacco nero della spazzatura.

L’uomo fermato dai carabinieri è apparso molto frastornato e poi anche dispiaciuto, tanto che ha ammesso subito il furto; purtroppo una successiva ispezione della cabina ha portato al rinvenimento di un’altra forma di formaggio di un diverso caseificio. A questo punto, i carabinieri hanno dovuto procedere ad avviare ulteriori accertamenti in altri caseifici e a proseguire le indagini per capire a chi venivano rivendute le forme di formaggio (una settantina), anche perché il danno complessivo per il Caseificio di Primiero si aggira intorno ai 6 mila euro. L’uomo, che non ha precedenti specifici è stato denunciato a piede libero per furto. Denunciato anche un uomo di Molveno che - stando alla ricostruzione fatta - riceveva le forme di formaggio rubate e che a sua volta le rivendeva. Da valutare se la posizione di questa seconda persona sia quella di concorso in furto oppure quella di ricettazione. La valutazione è al vaglio della procura.

Il presidente del Caseificio di Primiero, Giovanni Battista Fontana ha ringraziato i carabinieri di Imer per il loro intervento e, come detto, anche se dispiaciuto per il caso umano, ha voluto tranquillizzare i soci del caseificio assicurando che l’intero danno verrà risarcito, come promesso dal trasportatore trentino.

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