il caso

Rovereto, spedizione punitiva dopo il ramadan

Una discussione fra due pachistani finisce a bastonate: uno dei due ha chiamato rinforzi facendo arrivare sei amici


Giancarlo Rudari


ROVERETO. La preghiera era da poco finita e i bambini si rincorrevano per giocare impazienti di sedersi a tavola. Anche gli adulti, terminata la giornata di digiuno prevista dal ramadan, erano pronti a banchettare. Ma non c’è stato nemmeno il tempo di assaggiare l’agnello che nel centro di preghiera (o moschea, come vengono indicati gli spazi in cui i musulmani si ritrovano) di via Calcinari si è scatenato l’inferno: prima una discussione tra due pachistani, poi gli insulti e infine si è passati alle mani. Ma non solo: uno dei due contendenti (ancora non sono chiare le origini della discussione) ad un certo punto ha chiamato rinforzi. E la spedizione punitiva non ha tardato ad arrivare.

In sei sono scesi da un furgone telonato “armati” di bastoni dando vita ad una mega rissa che dal centro di preghiera islamico si è spostata sulla strada coinvolgendo una trentina di persone. Ma all’arrivo delle polizia, allertata da moltissime telefonate dei residenti, dei due rissosi non c’era nemmeno l’ombra. Fuggiti, completamente spariti, senza lasciare traccia. E nemmeno gli agenti del commissariato di via Sighele, che hanno identificato parecchie persone coinvolte nel parapiglia o soltanto presenti in via Calcinari, al momento non è riuscita a rintracciarli: le indagini comunque proseguono per far luce su un episodio definito preoccupante dalle stesse forze dell’ordine.

La serata movimentata ha preso il via attorno alle 22 quando, finita la giornata di digiuno del periodo di ramadan, avrebbe dovuto iniziare il momento conviviale. In quella che viene identificata come la moschea di via Calcinari (nei locali prima occupati a un bar, poi un ristorante, poi un negozio di kebab difronte agli uffici dell’anagrafe) era presente una trentina di adulti, oltre a molti bambini. Due pachistani, che secondo la ricostruzione della polizia si conoscevano, hanno iniziato a discutere sempre più animatamente fino ad arrivare a mettersi le mani addosso. E come se non bastasse uno dei due ha pensato bene (anzi, male) di chiamare i rinforzi per far valere con la forza le sue ragioni. Poco dopo, in effetti, si è presentato una sorta di “commando”: in sei sono scesi da un furgone con i bastoni in mano pronti a dare battaglia in quella che nel frattempo si era trasformata in una mega rissa. La spedizione punitiva se l’è data a gambe levate (così come i due islamici che hanno scatenato la “battaglia”) non appena sono arrivate le forze dell’ordine dell’ordine. Nessuno pare sia finito al pronto soccorso forse perché le ferite non erano poi così gravi o forse per evitare di essere identificati. Caos in strada e proteste dei residenti per una serata ad alta tensione in centro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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