Rossi: «Vitalizi, non si perda tempo»

Il governatore: «Altre consulenze? Noi il lavoro l’abbiamo fatto, ora ognuno si prenda le proprie responsabilità»


di Chiara Bert


TRENTO. «Nuove consulenze sui tagli ai vitalizi? Se il presidente Moltrer e l’Ufficio di presidenza ritengono di dover approfondire, nessun problema, purché questo non serva a procrastinare le decisioni». Ugo Rossi usa parole diplomatiche ma il senso è chiaro: non si perda tempo. Il presidente della giunta regionale lo dice all’indomani delle frenate di diversi esponenti dell’Ufficio di presidenza, a partire dal presidente Diego Moltrer che è un esponente del suo stesso partito, il Patt. «Non possiamo prendere la consulenza della giunta (il parere dei giuristi Luca Nogler e Giandomenico Falcon, ndr) per legiferare - aveva detto giovedì Moltrer, annunciando l’intenzione di chiedere altri pareri di esperti sui tagli retroattivi - dobbiamo verificare la legalità di un passo così importante. Siamo noi responsabili di quanto porteremo in aula e non ho intenzione di muovermi senza essere sicuro». Dello stesso tenore i ragionamenti del vicepresidente Thomas Widmann (Svp), così come di Walter Viola (Progetto Trentino), il quale ha avvertito: «La legge deve reggere dal punto di vista giudirico, se cadesse al primo ricorso, faremmo tutti la figura dei deficienti».

I ricorsi da parte degli ex consiglieri regionali contro una riforma che andrebbe a ridurre significativamente i loro vitalizi, e li costringerebbe a restituire una buona parte delle maxiliquidazioni ricevute con l’attualizzazione, rappresentano in questo momento il vero spauracchio per chi deve elaborare il disegno di legge. Tra gli ex c’è infatti chi - come Claudio Taverna (ex An) e Mauro Minniti (Pdl) - ha già annunciato di essere pronto a ricorrere se i tagli dovessero essere troppo penalizzanti. E anche dal presidente dell’associazione degli ex consiglieri è arrivato un appello a una legge equa.

Il problema è spinoso, ci sono da considerare compatibilità costituzionali (per quanto riguarda l’intervento sui cosidddetti diritti acquisiti) e problemi di carattere fiscale (perché sui soldi incassati - e potenzialmente da restituire alla Regione - i consiglieri hanno pagato le tasse). Per questo Moltrer ha invitato a procedere con cautela, cercando il sostegno di altri pareri di esperti oltre al professor Nogler già interpellato dalla giunta regionale.

«Noi il nostro lavoro l’abbiamo fatto, illustrato e messo a disposizione del consiglio», rivendica Rossi. «Certamente si tratta di un documento emendabile, ma è tempo che ognuno si assuma la sua responsabilità». E nel merito della proposta presentata all’ufficio di presidenza (e martedì prossimo ai capigruppo), il governatore spiega: «Sui risvolti economici ci saranno da fare degli approfondimenti. Ma non è vero, come ho letto, che il taglio ai vitalizi sarà del 20%. O meglio, sarà del 20% sull’importo del vitalizio, ma arriverà anche al 40% sulle attualizzazioni».

Ancora più soft la presa di posizione di Kompatscher: «Il consiglio regionale è sovrano. Prenderanno le decisioni che è giusto prendere. L’importante è che la legge si faccia. Una buona legge. Falcon e Nogler hanno indicato una strada percorribile. È vero che la giunta ha consegnato al consiglio solo una bozza: è stato un atto di rispetto per non scavalcarne le funzioni legislative. In tre mesi la legge può essere approvata».













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