Rossi: «Dobbiamo andare oltre gli attuali partiti»

La visione del candidato presidente espressa ieri alla presentazione del libro. «Senza parole». E Dellai rincara: «Il quadro nazionale è inquietante»


di Paolo Piffer


TRENTO. Se c’è un dato politico emerso dall’incontro pubblico di ieri al Centro civico di Cognola che ha raccolto attorno ad un tavolo Rossi, Dellai e Pacher sta tutto nella postilla dell’intervento del candidato presidente del centrosinistra autonomista. Perché Rossi ha manifestato “un’ambizione, rispetto alla coalizione”. “Cioè - ha detto - sento l’esigenza di andare oltre i partiti classici, verso qualcosa di più originale e trentino”. Specificando: “Non sto parlando di un partito unico, è troppo presto”. Dove il senso sta proprio in quel “è troppo presto”. Il che vuol dire che non è detto che non sia possibile in futuro.

Discorso ipotetico, ma che come aggiunta all’intervento di qualche minuto prima al quale è seguito quello dell’onorevole Dellai assume un significato autonomo, specifico, e quindi maggiormente incisivo, non sciolto nel mare magnum di un parlare a braccio. E, se proprio si vuole, quanto specificato da Rossi ben si accompagna a quanto sostenuto in precedenza da Dellai. Il quale ha rimarcato l’importanza dei territori, e quindi dell’Autonomia - “santuario dello spirito di comunità”, ha sottolineato - al cospetto di “un quadro nazionale inquietante, contrassegnato dalla post democrazia della Rete e dove quella rappresentativa è messa a dura prova”. L’incontro di ieri è stato promosso dall’associazione Politica responsabile che ha in Michele Nardelli, consigliere provinciale Pd, il suo referente. In un libro, “Senza parole. Cronache e idee dell’autunno della politica” (Erickson) e presentato nel corso della serata, è stata data voce ad una cinquantina di riflessioni, sintesi dei contributi apparsi negli ultimi tre anni sul portale internet www.politicaresponsabile.it.

Il presidente Pacher ha sostenuto che, in confronto al livello nazionale, “in Trentino la strada è meno in salita”. Per dare voce alla politica, non quella urlata, ha inteso. “Anche perché - ha sottolineato - in Trentino c’è una comunità abbastanza responsabile, con legami piuttosto solidi. E’ questa l’Autonomia, il senso di appartenenza, che c’è”. E rivolto a Rossi, alla sua ricetta di governo: “E’ una proposta che può lavorare per il recupero sul territorio di una politica ragionata e capace di dialogare”. Poi, lo stesso Rossi che ha rimarcato un concetto già altre volte espresso. “Non è più il tempo - ha detto - in cui si può chiedere alla politica di risolvere tutto. E’ il tempo di dire alcuni sì ma anche altri no”. Il che ben si accompagna col tempo della spending review. E’ seguito Dellai. “Territorio come valore nuovo se visto nel più ampio scenario di crisi, riferimento importante per riaccendere la crescita”.













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