«Rolle, gravi perdite se si tolgono gli impianti»

Dolomiti Superski scende in campo contro il progetto de «La Sportiva» Ok a emendamento in Consiglio: in 3 mesi la decisione sul futuro dell’area



TRENTO. Dismettere gli impianti sul Rolle? «Sarebbe una perdita di prestigio e le ripercussioni sul territorio sarebbero gravi e ben difficilmente colmabili. L'augurio è che vengano individuate soluzioni in grado di far proseguire l’attività su tutta la zona sciabile disponibile». Il grido di dolore arriva dal Dolomiti Superski che, nella assemblea generale di ieri, non ha nascosto la propria preoccupazione rispetto ad un possibile stop.

E proprio sulla questione del Rolle ieri notte in Consiglio provinciale si è trovata una soluzione-ponte per provare a fare chiarezza sul futuro di questa partita, decisione che ha messo d'accordo maggioranza ed opposizione. Quale? E' stato approvato un emendamento che, di fatto, impegna la giunta a dare una risposta sul futuro di questa partita in un tempo tutto sommato accettabile: tre mesi.

Ma torniamo alle preoccupazioni del Dolomiti Superski, con l’appello a non dismettere gli impianti sul Rolle. Ecco il presidente del consorzio, Sandro Lazzari: « La preoccupazione è rivolta non solo nei riguardi delle società funiviarie che operani in zona (e che si troverebbero penalizzate dall’offrire alla clientela un’area sciabile ridotta, priva di quella ampiezza e varietà molto ricercate dagli sciatori) ma anche all’intera filiera turistica della zona. Lo sviluppo dello sport dello sci ha portato alla formazione, in questi territori montani, di una catena di attività complementari e integrate tra di loro, che vanno dalla ricettività alberghiera, alla ristorazione in quota, alle scuole di sci, al commercio, all’artigianato e ad altre iniziative, che indotte e al traino della pratica dello sci, hanno richiamato una massa di turisti che ha formato e sostenuto l’economia locale». Morale? «Vicinanza e incoraggiamento all’imprenditoria di San Martino di Castrozza e Passo Rolle, ma anche l’ augura che si trovino soluzioni in grado di far proseguire l’attività su tutta la zona sciabile disponibile» chiude Lazzari.

Si diceva dell' emendamento che fissa in 90 giorni il tempo limite per dare risposte che è entrato dalla finestra dopo che, nel pomeriggio, un meno impegnativo ordine del giorno della Legasul medesimo tema, era stato bocciato con l'Upt che preferiva uscire dall'aula visto che avrebbero voluto votare a favore su questo passaggio. Il farlo era mettersi contro la maggioranza: il Carroccio con l'odg avrebbe voluto che la Provincia rispettasse il protocollo originale sul Rolle, quello che prevede il collegamento con San Martino. Un rispetto che si sarebbe tradotto in un impegno di spesa che l'assessore Mauro Gilmozzi non ha accettato: le risorse sarebbero di fatte state bloccate ma non utilizzate visto che siamo a luglio, finendo dunque per rimanere bloccate e parcheggiate senza costrutto. La questione si risolveva in serata con un emendamento (di fatto rafforzativo rispetto a un ordine del giorno) inserito nell'assestamento di bilancio. Cosa dice? Che entro90 giorni ci sarà una definizione compiuta di quello che sarà il protocollo e di questo aspetto si occuperà un tavolo tecnico. La formula “tavolo tecnico” è buona per tutte le stagioni: «Non sono un grande tifoso dei tavoli, sia chiaro. Ma dovrà dare delle risposte: il protocollo ma ad oggi, non è completamente attuato, visto che dovrà esserci anche la progettazione del collegamento. E le anime da mettere assieme, rispetto al passato sono molteplici. Questa verifica da fare entro tre mesi credo possa dare risposte utili per la valle» osserva Maurizio Fugatti.(g.t.)













Scuola & Ricerca

In primo piano