Riva del Garda: attacco di hacker al liceo Maffei

Impossibile per i genitori e gli studenti entrare nel registro elettronico



RIVA. Il registro elettronico del liceo Maffei é stato manomesso da un hacker a metà della settimana scorsa e a tutt'oggi non risulta accessibile dall'esterno: vuol dire che i quasi ottocento studenti, ed i rispettivi genitori, quando provano ad affacciarsi al portale elettronico della scuola, lo trovano sbarrato e non possono fare altro che telefonare per avere spiegazioni sul fenomeno che in precedenza non s'era mai verificato. Da cinque anni dalle cattedre è scomparso il vecchio registro di classe: ciascun insegnante registra ora per ora, sul pc tutto quanto accade: presenti ed assenti, argomento delle lezioni, interrogazioni e voti, permessi d'uscita anticipata, note disciplinari. Gli studenti -ed i genitori- dispongono d'una password con la quale possono entrare nel sistema e verificare, giorno dopo giorno, l'intera vita scolastica: controllare presenze ed assenze, verificare l'esito di interrogazioni, temi e prove in classe, seguire lo svolgimento del programma delle diverse materie, prenotare udienze ed appuntamenti con gli insegnanti. Dalla metà della scorsa settimana questi ingressi sono impossibili: secondo i tecnici non si tratta del dispetto di qualche studente particolarmente bravo a smanettare ed interessato a nascondere a casa qualche insuccesso, ma dell'attività di un hacker, probabilmente di fuori provincia, per cui la manomissione d'un portale rappresenta una specie di conquista, la dimostrazione d'una abilità che non è di tutti. I riflessi dell'incursione sulla vita scolastica sono in effetti nulli: infatti il sistema continua a funzionare regolarmente per tutte le funzioni che riguardano l'attività quotidiana dell'istituto scolastico. I professori seguitano ad immettere le informazioni consuete, ed il server principale della scuola immagazzina a futura memoria tutti i dati: niente va perso. L'unico problema è l'impossibilità di entrare per le famiglie. Gli informatici di Graffiti 2000 di Arco, che hanno costruito il sito del Maffei e continuano a curarne la gestione, da qualche giorno stanno cercando di venire a capo dell'inconveniente, in modo da eliminarlo e ripristinare la normalità. Anche la Polizia postale, per la parte di sua competenza (trattandosi pur sempre di una bravata che, configurando con ogni probabilità l'interruzione di un pubblico servizio, potrebbe avere anche qualche rilevanza di carattere penale), stanno cercando di risalire al responsabile. Ai genitori non resta che armarsi di santa pazienza per qualche giorno.













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