la trragedia

Ritrovata la salma di Marcello Pizzini

I resti dell’anziano scomparso da oltre un mese scovati da un’unità cinofila sotto all’ex Consolata


di Giuliano Lott


ROVERETO. Pareva quasi che stesse dormendo, sotto un albero, in una piccola radura a valle del complesso ex Consolata. Il corpo di Marcello Pizzini è stato trovato ieri pomeriggio, da un’unità cinofila della Scuola provinciale cani da ricerca in squadra con un membro del soccorso alpino della Guardia di finanza di Tione, dove con ogni probabilità era rimasto dal 2 di ottobre, quando è scomparso di casa senza lasciare traccia. La maxibattuta di ricerca di ieri, che ha coinvolto almeno 200 persone, è almeno riuscita a individuare la salma dell’anziano, dando modo alla famiglia dello scomparso di dare sepoltura al proprio caro.

La giornata era iniziata alle 8 alla caserma dei vigili del fuoco di via Abetone, con una suddivisione del personale in piccole squadre. Erano accorsi circa 140 tra carabinieri, poliziotti, finanzieri, pompieri, forestali e personale della Croce rossa. A questi si erano uniti una cinquantina di roveretani, liberi cittadini che si sono offerti di aiutare nelle ricerche, coordinate dal commissariato di polizia. L’area di ricerca è stata suddivisa in 33 microzone, affidandone una ad ogni squadra, dotata di un navigatore Gps che permetteva di coprire la zona assegnata con la maggior precisione possibile. Non si sono risparmiate le squadre di ricerca, che si sono spinte a frugare in ogni anfratto cittadino, comprese cantine e garage, suonando ai campanelli per farsi aprire zone mai perlustrate prima. L’area di ricerca era compresa tra Sant’Ilario, l’Adige, il Bosco della città e Lizzana, contando sul fatto che Pizzini, anche per le proprie limitazioni nel camminare, non potesse avere fatto tanta strada.

Dopo mezzogiorno, con tre ore abbondanti di ricerche alle spalle, non c’era alcuna novità e le squadre hanno iniziato ad occuparsi delle zone più periferiche della mappa. Ed è stato a questo punto, poco dopo le 14.30, che Zagor, lo schnautzer gigante condotto da Michele Cesarini Sforza, ha fiutato qualcosa nei presi della ex Consolata. Dopo aver bonificato (cioè controllato che fossero vuoti) i locali, il cane, accompagnato da un agente della Finanza di Tione, si è diretto con sicurezza verso una fitta boscaglia, poco a valle. E lì si è fermato, sedendosi di fronte al corpo dell’anziano scomparso, che si trovava sdraiato sotto una pianta, ormai mummificato da un mese e una settimana di permanenza all’aperto.

Sono stati dunque avvisati il medico legale, che ha diagnosticato la morte per cause naturali, i famigliari per il triste rito del riconoscimento della salma, e le pompe funebri. Ai necrofori è spettato il compito del recupero del corpo, chiuso in una cassa di metallo e poi trasportato nel furgone. Un finale triste, ma anche un’operazione riuscita: in cinque settimane di ricerche, di Pizzini non era stata trovata ancora nessuna traccia.

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