Rischio valanghe ancora marcato sulle Alpi



TRENTO. Da una parte il freddo dei giorni scorsi, dall’altra il vento. In mezzo il rialzo termico di ieri. Sono questi i tre elementi che hanno provocato, assieme ai passaggi delle persone, i distacchi di neve.
 «Sotto i 1800-2000 metri - spiegano i tecnici di Meteotrentino - il manto è generalmente molto trasformato e consolidato con neve a debole coesione solo nelle zone più in ombra e riparate. Oltre tale quota il manto è meno consolidato con frequente presenza di cristalli sfaccettati e brina di fondo al suo interno. In superficie sono inoltre presenti numerosi piccoli e medi accumuli di neve ventata di recente formazione, molto insidiosi, il cui distacco provocato è possibile anche con debole sovraccarico. Le nuove nevicate previste, oltre che costituire un nuovo significativo strato scarsamente collegato al manto preesistende, renderanno poco visibili i vecchi accumuli. Il pericolo valanghe é quindi marcato (grado 3 su una scala che arriva a cinque) oltre il limite boschivo. Per domani, almeno per quanto riguarda la zona del Trentino centrale, il pericolo dovrebbe essere di grado due mentre si dovrebbe mantenere sul tre per il resto della provincia













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