Rifiuti, nei sacchetti verdi finiscono solo pannolini

Cosa c’è nei primi sacchi verdi già esposti per le vie del centro di Trento? Per ora ci sono solo i pannolini



TRENTO. Cosa c’è nei primi sacchi verdi già esposti in città? Per ora ci sono solo i pannolini. I trentini che stanno facendo correttamente la raccolta del residuo sono tanti e le conseguenze saltano all’occhio. Sono poche, infatti, le buste Tares ritrovate nei bidoni o ai bordi delle strade, segnale sicuro che la stragrande maggioranza dei cittadini ne sta facendo un buon uso e ancora li tiene in casa prima di esporli e consegnarli al camion di Dolomiti Energia. Le sta conservando e riempiendo gradualmente, senza sprecarle. Il problema nasce da quelli che nel residuo gettano indiscriminatamente i vecchi sacchi neri o le buste della spesa cariche di qualsiasi tipo di rifiuto. Ma chi espone le buste verdi lo sta facendo, evidentemente, per necessità visto che sono, quasi tutte, piene di pannolini. Appartengono alle famiglie che hanno bambini piccoli in casa ed è presumibile che lo stesso capiterà a quelle con anziani a carico ed ai centri di assistenza e di accoglienza di entrambe queste categorie di cittadini. Il come affrontare le esigenze dei più piccini e dei più anziani, infatti, è stata da subito una delle principali problematiche, sollevate dalla società civile, legate all’applicazione della Tares. E, puntualmente, alla prima uscita di controllo degli operatori di Dolomiti Energia le previsioni sono state rispettate. Chi deve far uso di pannolini dovrà consumare molti sacchi del residuo in più rispetto ai normali utenti del servizio. A oggi restano di 5 e di 20 euro i contributi previsti dal Comune, rispettivamente per chi deve comprare pannolini e pannoloni, anche se sono allo studio modifiche e possibili variazioni.













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