Rifiuti, la raccolta crolla del 51%

Giudicarie, il dato è dei primi tre mesi rispetto al 2011: segno della contrazione dei consumi


di Ettore Zini


TIONE. Se il trend sarà confermato, ci sarà bisogno di ricalibrare tutto il servizio. Non solo in Giudicarie. Ma anche in tutto il Trentino. Con una taratura, al ribasso, persino dei progetti del futuro inceneritore provinciale. Il dato del resto è eclatante. La produzione di immondizie è in netto calo. Nel solo bacino della Comunità di Valle di Tione, nei primi tre mesi del 2012, le quantità prodotte nel residuo è calata del 51%, con percentuali di minor raccolta impensabili solo fino a qualche anno fa. La conferma viene dal servizio raccolta rifiuti urbani della Comunità di Valle: nei primi tre mesi di quest’anno le immondizie raccolte sfiorano le 600 tonnellate in meno. Circa cento cammion di rifiuti solidi urbani non conferiti in discarica, con una raccolta, che al pari del pane e del latte, è il primo indicatore della tendenza al risparmio delle famiglie. In una parola, crisi dei consumi.

«Di questo passo - ha confermato l’architetto Maurizio Polla, responsabile del servizio - dovremo riorganizzare la raccolta: non più una volta alla settimana, ma solo ogni quindici giorni». Il problema è vero si pone solo per il residuo, dal momento che per la raccolta differenziata c’è un aumento su base trimestrale del 25,88%. Ma i totali parlano di un calo di rifiuti indifferenziati del 51,42%, e di un totale complessivo di rifiuti urbani e ingombranti dell’11,80%. Le cifre del resto parlano da sole. Complessivamente nei 39 comuni delle Giudicarie nei primi tre mesi del 2012 la raccolta è diminuita di 560 tonnellate. Dalle complessive 4.741 del 1º trimestre del 2011 si è scesi a 4.181 di quest’anno. Nell’anno precedente la differenza aveva fatto registrare una sostanziale stabilità, con un calo impercettibile dello 0,25%. Ma gli ultimi riscontri sono macroscopici: meno 54,17% per gli urbani e quasi il 52% sul totale del residuo, con una cadenza mensile quasi cronometrica. Mentre per la differenziata i valori sono in aumento, si è passati dalle 2.288 tonnellate del 2010, alle 2.430 del 2011, alle 3.059 del 2012. Per l’indiferenziata, vale a dire il residuo, su base trimestrale, si è registrato un vero crollo: 2.464 tonnellate nel 2010, 2.310 nel 2011, e addirittura 1.122 a fine marzo.

«Segno - dice l’ingegner Ivan Castellani, altro tecnico del servizio - che c’è più attenzione per la differenziata, che i consumatori sono più virtuosi, ma anche che i consumi sono in netto calo».

Non a caso le stime 2012 sono per un conferimento di almeno 400 camion in meno alla discarica di Zuclo, che se il trend sarà confermato, potrà godere di qualche anno di vita in più.

Finora i rifiuti conferiti nel centro di raccolta alla periferia est di Tione, situata sul comune catastale di Zuclo, dal 1993 hanno avuto un carico annuo costante di circa 23 milioni di tonnellate. Dal 2008 la concessione era stata prorogata fino al 2017, per cui gli anni di vita residui erano solo cinque. Ma se la raccolta giudicariese manterrà i volumi attuali, è ipotizzabile che i tempi del suo pensionamento possano essere rivisti al rialzo.

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