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Regioni spaccate, salta il voto sull’abbattimento dei lupi 

TRENTO. L’abbattimento dei lupi spacca ancora le Regioni. Nulla di fatto ieri alla Conferenza Stato Regioni. Rinviato il voto sul Piano lupo del ministero. Il nodo resta la previsione ministeriale di...



TRENTO. L’abbattimento dei lupi spacca ancora le Regioni. Nulla di fatto ieri alla Conferenza Stato Regioni. Rinviato il voto sul Piano lupo del ministero. Il nodo resta la previsione ministeriale di sospendere per due anni la decisione sugli eventuali abbattimenti. Due anni sarebbero troppi, un rinvio inaccettabile, secondo la Provincie di Trento e Bolzano e le Regioni alleate, che puntano ad ottenere da subito norme sugli abbattimenti. Sul fronte opposto si trovano le altre Regioni, che vogliono cancellare definitivamente il tema dei prelievi. La seduta di ieri è stata preceduta da una pressante campagna delle associazioni ambientaliste. L’Enpa da solo ha raccolto 200 mila adesioni al «mail bombing». La frattura tra le Regioni è emersa ieri nella seduta preliminare della Conferenza delle Regioni. «Non c'è un accordo tra le Regioni, è necessario un ulteriore approfondimento, per questo incontreremo le associazioni nei prossimi giorni»: così il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini sul rinvio del voto. «A Trentino, Alto Adige,Val d'Aosta si sono aggiunte Toscana e Veneto», riferisce Schuler, che ha inviato una lettera ai membri della Conferenza Stato-Regioni per chiedere regole condivise nella gestione del lupo.













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