SPESE ALLEGRE

Regalo erotico, Freiheitlichen nei guai

Tra gli acquisti contestati anche un oggetto acquistato in un sexy shop per un consigliere



BOLZANO. Pius Leitner e Ulli Mair, i due esponenti storici dei Freiheitlichen sudtirolesi, rischiano di finire sotto processo con l’accusa di peculato in relazione alle spese “allegre” del proprio gruppo consiliare in Provincia. L’inchiesta, nota per il regalo erotico che il gruppo aveva fatto con soldi pubblici ad un proprio consigliere, è stata chiusa nei giorni scorsi dal sostituto procuratore Igor Secco. I due politici inquisiti non hanno mai risposto all’invito della Procura di chiarire alcune posizioni e soprattutto alcune spese rilevate nei rendiconti del gruppo. Ulli Mair è inquisita in qualità di rappresentante legale del partito (con potere di firma sul conto corrente), Pius Leitner in qualità di capogruppo. Per entrambi, come detto, l’accusa parla di peculato ma l’importo contestato, tutto sommato, è abbastanza modesto. Le spese che secondo la Guardia di Finanza (che ha effettuato gli accertamenti) non sono riconducibili a fini istituzionali (propri di un gruppo consiliare in Provincia) raggiungono i 47.256 euro. Gli anni presi in considerazione dagli inquirenti vanno dal 2008 al 2013. Nell’elenco delle spese considerate non pertinenti c’è anche l’acquisto di un oggetto erotico (comprato con soldi pubblici nel negozio “Beate Uhse” di via Garibaldi. Fu un regalo riservato ad un proprio consigliere per il compleanno: non avrebbe potuto essere pagato con i soldi che la Provincia metteva a disposizione per l’attività istituzionale del gruppo. Gli inquisiti si sono però sempre difesi (ma non davanti al magistrato) affermando che si trattò di un errore.













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