Ragazzino in comunità "causa ferie"

Il giudice dispone il rientro in famiglia, ma gli educatori non ci sono



TRENTO. “I nostri educatori devono andare in ferie, pertanto il bambino non potrà rivedere i suoi genitori e rimarrà in comunità”. Una situazione “imprevista” quella in cui si è trovato l’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Modena, legale di un ragazzino di 13 anni, che nei giorni scorsi si è sentito rispondere in questo modo dai servizi sociali di Trento dopo che il provvedimento era stato stabilito dal tribunale per i Minori. Il legale ha fatto notare agli interessati come questo provvedimento andasse contro la legge: «É stato emesso un decreto e bisogna pretendere la sua totale applicazione. Eventuali problemi di organizzazione o quant’altro poco interessano al minore “fuori” dalla propria famiglia da quasi tre anni».

Il ragazzino vive in una casa famiglia sul territorio. All’inizio del mese di maggio, il tribunale per i minori aveva disposto che potesse vedere i genitori sperimentando dei rientri settimanali pomeridiani. «Il problema è nato – spiega Miraglia – quando dalle carte si è dovuti passare ai fatti. I servizi sociali mi hanno comunicato che per la prima settimana prevista per il rientro era presente un educatore. Poi per le due settimane successive il servizio non sarebbe stato effettuato in quanto il personale doveva prendere ferie».













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