Raffaella Bailoni non ce l'ha fatta

L’atleta e maestra era stata ritrovata in fin di vita sul sentiero degli Albi. Ultimo atto di generosità, donerà gli organi


di Gino Micheli


TRENTO. Quel debole filo di speranza, quello che la teneva aggrappata alla vita, si è spezzato. Raffaella Bailoni, 50 anni, è morta nel pomeriggio: troppo gravi le ferite riportate nella rovinosa caduta di domenica mattina, durante un allenamento sulla Marzola, e il conseguente stato di ipotermia in cui è stata ritrovata. La comunità di Vigolo si stringe attorno alla famiglia di Raffaella: i due figli Giacomo, 17 anni, che frequenta il liceo Galilei, e Tania, 22 anni, studentessa di Lettere all’Università di Trento, e il marito Paolo Bailoni, dipendente Forestale. Nel primo pomeriggio di domenica, quando la notizia dell’incidente di Raffaella è rimbalzata in paese, molte persone si sono portate verso il “sentiero degli Albi” che conduce al Bivacco Bailoni, in Marzola, dove già erano al lavoro Soccorso Alpino e vigili, allertati dal fratello di Raffaella, Claudio. Quest’ultimo, vigile del fuoco volontario di Vigolo Vattaro, era stato avvisato dal cognato Paolo del preoccupante ritardo nel rientro di Raffaella, previsto per le 11. Era uscita al mattino, verso le 8.30, come faceva spesso quando il lavoro di maestra alla scuola materna di Caldonazzo glielo permetteva.

La passione della corsa l’aveva fin da ragazzina, e anche ora, da poco compiuti i 50 anni, non disdegnava di gareggiare a buoni livelli. Domenica alle 16, in teatro, la Sat Gruppo Grotte di Vigolo Vattaro aveva organizzato un incontro per proporre in video il filmato di Marco Giacomelli sulla famosa “Calcara”, in cui uno dei protagonisti del filmato è Ernesto Bailoni, il papà di Raffaella. La proiezione è ovviamente saltata. Raffaella era conosciuta come persona dolce, affabile. Era stata di esempio a diverse ragazze che hanno provato il piacere della corsa campestre prima e della corsa in montagna poi. Tania, sua figlia, dall’età di 18 anni è su una sedia a rotelle, in seguito ad un tuffo in piscina con l’acqua troppo bassa durante le ferie, alle Canarie, nel luglio 2008. Un durissimo colpo per i genitori, che però l’avevano sempre seguita con amore. Tania è comunque attiva e oltre a frequentare l’università, canta nel coro Vigolana. Il figlio Giacomo invece ha la passione per il calcio, milita nella squadra juniores allenata da papà Paolo, ex allenatore della prima squadra ed ex giocatore dell’Us Vigolana.

Sgomento il mondo dell'atletica. Cresciuta nelle file dell'Atletica Trento, Raffaella si era specializzata nella corsa in montagna partecipando a qualche edizione del circuito Montagne Trentine e vincendo il titolo italiano nel 2008 con Romana Verones e Antonella Molinari. Negli ultimi anni si era dedicata alle lunghe distanze ma la passione la portava sempre verso la corsa in montagna, partecipando al circuito organizzato dalla Sat. Carlo Segatta, presidente dell'Atletica Trento, l'aveva vista crescere: «L'ho conosciuta quando era ancora bambina quando mi recavo per battere le piste da sci a Vigolo Vattaro e lei era tesserata per quello che allora si chiamava Marzola. Ricordo quando poi passò all'atletica. Era una delle migliori interpreti delle corse campestri prima di dedicarsi, da adulta, alle corse in montagna. Purtroppo sono episodi che possono capitare quando ci si allena sui sentieri». Commosso anche il presidente della Sat di Vigolo Vattaro: «Una socia molto affezionata - commenta laconico Stefano Zamboni -, tesserata da sempre col nostro gruppo, molto forte in gara e di grande umanità».













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