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Raccolte nei giardini di Trento 3500 siringhe in 5 anni

La media è di due al giorno. L'assessore Italo Gilmozzi: «Prestiamo molta attenzione ai controlli» eseguiti da quasi 20 persone. Più a rischio piazza Dante, Predara e San Marco


di Luca Marognoli


TRENTO. Sono circa 700 l'anno, un paio al giorno, le siringhe raccolte dai guardiani dei giardini all’interno degli spazi verdi cittadini. I parchi più critici sono quelli di piazza Dante, spesso teatro di spaccio, di San Marco e della Predara, più isolati e quindi frequentati da chi si buca.

Il consumo di eroina, fenomeno sommerso che viene a galla solo nei casi tragici di overdose letali, è stazionario, stando al particolare indicatore rappresentato dai rinvenimenti da parte dei guardiani, che ogni giorno “battono” i giardini di San Marco, Lungo Fersina, piazza Venezia, Maso Ginocchio, piazza Dante, Predara, Santa Chiara, Clarina, Centochiavi, Solteri e Melta, Gocciadoro, piazza Centa, piazza Cantore, Coste e altri spazi verdi minori.

Negli ultimi cinque anni, dal 2011 al 2015, sono state raccolte in totale 3.517 siringhe, l’anno scorso 687. «La raccolta delle siringhe è il lavoro prioritario che compiamo al mattino», spiega l’assessore comunale Italo Gilmozzi.

«Il personale presta molta attenzione a questo aspetto della sicurezza e svolge un controllo meticoloso. Ma è importante pure fare vivere questi parchi, anche attraverso l'azione delle Politiche sociali. Ad esempio, il parco della Predara è stato beneficiato dall'arrivo del caffè letterario; con il terzo lotto del parco di Melta abbiamo collocato il ristorante che verrà aperto questa estate come presidio; a Mattarello abbiamo favorito la ripresa dell'attività del bar; a piazza Dante aprirà il bar Liberty, arriverà il punto informativo dell'Apt e ci sarà il presidio della polizia».

Roberto Leonardelli, responsabile dell’ufficio parchi e giardini, conferma di non avere registrato sostanziali cambiamenti nel numero delle siringhe raccolte negli ultimi anni. «La pulizia viene eseguita ogni giorno sia da personale interno, con 7 addetti, sia di alcune cooperative, con almeno una decina. Il parco più delicato, dal punto di vista della pulizia in generale, è quello di piazza Dante, che assorbe parecchio lavoro. Ma anche San Marco e Predara sono problematici, perché hanno angoli più riservati. I punti sono un po' sempre quelli e i nostri operatori li conoscono, tanto che le segnalazioni sono diminuite».

Per la raccolta, i guardiani utilizzano una pinza e un contenitore a barattolo, poi portato alle serre comunali, dove Dolomiti Energia lo smaltisce. Raccoglitori per siringhe in commercio non ce ne sono: «Abbiamo i cestini e nelle farmacie ci sono gli scambiatori delle siringhe», conclude Leonardelli.

Il Comune dispone di 1 milione e 572 mila metri quadrati di superficie fruibile di verde urbano (compreso il Bosco della città), mentre il verde complessivo - che comprende scuole, orti comunali e arredo - è di 207 ettari.













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