Psa al tavolo di lavoro per il nuovo teatro tenda

Coinvolti anche Comune, Comunità di valle, Cassa rurale, Marie Curie e Provincia Dovrà varare un progetto diverso dal precedente, ma sempre da oltre 3 milioni


di Gianluca Filippi


PERGINE. Comune, Comunità di Valle, Provincia, Cassa Rurale di Pergine, Pergine Spettacolo Aperto, Istituto “Marie Curie”, Centro Santa Chiara: questi i soggetti che verranno invitati al tavolo di lavoro voluto dalla giunta comunale di Pergine per decidere se e come verrà fatto il nuovo teatro all’aperto nell’ex Op. Nomi e cognomi (accanto a quelli di un consulente tecnico) verranno portati all’attenzione della prossima giunta comunale dall’assessore Morelli.

«Non posso che essere grato a Pergine Spettacolo Aperto - commenta l’assessore - per la sua disponibilità a ragionare e a dare il suo contributo nonostante quanto successo». Il tentativo è di salvare i 3,2 milioni di euro stanziati dalla Provincia (ai quali il Comune aveva aggiunto 800 mila euro), dopo che l’associazione presieduta da Paolo Oss Noser ha ufficializzato la rinuncia alla costruzione del teatro così come era stato progettato. Una notizia già nota e condivisa con l’amministrazione, ma che ha registrato il passaggio formale in giunta per tastare la disponibilità di Psa a fornire ancora il proprio supporto al Comune nella fase 2 dell’operazione.

«Il direttivo aveva rinunciato al progetto ancora nel novembre scorso - spiega Oss Noser – in quanto erano venute meno le condizioni che avevano sostenuto l’iniziativa. Oggi la posizione di Psa non è cambiata: quel progetto non sarebbe più sostenibile. Per questo, come senso di responsabilità, ci siamo resi disponibili e far parte del tavolo di lavoro, a condizione che si riparta da zero e che il progetto mantenga una sua ambizione sovracomunale. Diversamente diventerebbe il secondo teatro di Pergine e sarebbe inutile».

Gli fa eco l’assessore Morelli: «Dal 2008 è cambiato il mondo e quello che allora era un progetto valido, oggi non lo è più. Burocrazia e ritardi l’hanno affossato ancora prima di nascere. Se fosse stato realizzato probabilmente oggi sarebbe l’unica struttura del genere in Provincia, attirando su di sé eventi di grande dimensione. Ma non lo sapremo mai». Un messaggio chiaro al comitato che ha raccolto firme contro il teatro: non è questa la causa che ha fatto rinunciare Psa e a rivedere le strategie al Comune. Comitato che non farà parte del tavolo di lavoro. Nelle intenzioni di Morelli, entro l’anno il tavolo di lavoro dovrà esprimersi sul se e come fare il nuovo teatro. In caso di risposta affermativa si procederà alla progettazione, che sarà comunque il ridimensionamento del progetto dell’architetto Cristina Pasquale.

Intanto manca poco alla partenza dei lavori di completamento del teatro comunale: il 6 giugno saranno aperte le offerte economiche. Avvio lavori in autunno e conclusione nella prossima primavera.

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