Provincia di Trento: no al limite di due mandati per i consiglieri, sì all'incompatibilità tra consiglieri e assessori

Respinto il disegno di legge di iniziativa popolare che mirava a limitare a due i mandati consecutivi in consiglio e ad abolire le cosiddette "porte girevoli" che obbligano gli assessori a dimettersi e ad essere sostituiti da colleghi dello stesso partito



TRENTO. No al limite dei due mandati elettorali per i consiglieri, sì alle cosiddette "porte girevoli", cioè il meccanismo in base al quale i consiglieri che diventano assessori si dimettono e vengono sostituiti in consiglio dai primi dei non eletti del proprio partito.

Questa è la conseguenza del voto del consiglio provinciale che ha respinto il disegno di legge di iniziativa popolare (primo firmatario Omar Grigoli), sostenuta dalla minoranza, che mirava alle due modifiche della legge elettorale. In particolare si prevedeva l'abrogazione della norma che prevede incompatibilità tra ruolo di consigliere e assessore, grazie alla quale i membri della giunta vengono sostituiti in consiglio da colleghi dello stesso partito; e l'aggiunta di un comma all'articolo 14, che recitava testualmente così: "Non è immediatamente rieleggibile alla carica di consigliere provinciale chi è stato eletto alla carica nelle due precedenti consultazioni elettorali e ha esercitato le funzioni per almeno quarantotto mesi anche non continuativi".

Il disegno di legge era stato presentato il 15 luglio 2009 ed aveva già ricevuto parere negativo da parte della prima commissione permanente, con Margherita Cogo in qualità di relatrice di maggioranza.

In aula è intervenuto l'esponente della Lega Civettini, per stigmatizzare l'assenza della giunta provinciale: "La Giunta è assente e questo è indecente, questi sono gli effetti della porta girevole, gli assessori se ne fregano e lei dovrebbe sospendere i lavori ogni volta che gli assessori sono assenti", ha dichiarato il consigliere della Lega rivolto al presidente del consiglio. Il presidente Bruno Dorigatti ha risposto: "Ne prendo atto e sottolineo con forza la necessità della presenza della Giunta durante il dibattito consigliare. Me ne farò carico".













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