Trento

Provincia, 30 milioni per 150 nuovi autobus

Metà della flotta urbana sarà a metano: risparmi per 600 mila euro all'anno



TRENTO. La Provincia svecchia il parco autobus e stanzia 30 milioni di euro per acquistare 150 nuovi mezzi nei prossimi 5 anni. Già nel 2015 - ha annunciato ieri l'assessore Mauro Gilmozzi - è prevista una prima fornitura di autobus a metano (22), con la quale la flotta a metano per il trasporto urbano di Trento arriverà al numero di 60 mezzi (30 esistenti più 8 arrivati questo mese), ossia metà del parco autobus circolante nel trasporto urbano; in questo modo si vogliono ottenere economie di spesa quantificabili in circa 600 mila euro all’anno, considerato un costo chilometrico pari a 0,30 euro per il metano a fronte di 0,60 euro per il diesel. Tutto ciò è anche in relazione con lo spostamento, da via Marconi, entro l'anno della rimessa dei bus urbani in via Innsbruck, dove è presente il distributore aziendale del metano.

Sempre nella delibera di ieri la giunta ha deciso di trasferire a Trentino Trasporti la competenza sulla realizzazione e gestione di due grandi opere del settore: la funicolare di collegamento S. Martino di Castrozza – Passo Rolle (spesa prevista di 38 milioni di euro) e l'interramento della Trento-Malé con lo spostamento della stazione di Lavis (24 milioni). Sono inoltre stati programmati interventi di adeguamento del sito per i treni Minuetto (per 3.290.000 euro), per le operazioni di manutenzione che derivano dalla gestione delle corse sulla linea della Valsugana, e manutenzioni straordinarie di sedi e impianti (1.110.000 euro) e di infrastrutture e materiale rotabile ferroviario (per  3.480.000 euro).













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: un fremito dal Trentino irredento

La guerra infuria in Europa, gli uomini tra i 16 e i 50 anni sono al fronte, mentre l’Italia fa i conti con una disoccupazione crescente. In Trentino, come altrove, si dibatte sulla neutralità italiana, criticata dagli “energumeni della parola”. Tra le voci più sonore, quella della fazione che si batte per la “redenzione”, la liberazione dal giogo austriaco.