Progetto Trentino, il centro di Grisenti debutta al PalaRotari

L’8 dicembre con Pezzotta e Pascuzzi: «Vogliamo essere protagonisti della vita culturale e politica». Frecciate a Dellai


di Chiara Bert


TRENTO. Quando le elezioni si avvicinano, per i movimenti è tempo di debutti pubblici. È successo sabato scorso a Roma per il nuovo centro di Montezemolo e Dellai. Accadrà l’8 dicembre per «Progetto Trentino», l’associazione nata lo scorso luglio che ha tra i suoi fondatori l’ex assessore provinciale e ex presidente di A22 Silvano Grisenti. Nella cornice del PalaRotari di Mezzocorona, l’associazione si presenterà ufficialmente per la prima volta in pubblico dopo mesi di vita sul web.

Il lavoro è il tema scelto per l’evento (intitolato «Il lavoro: un’avventura per i trentini?»), che avrà tra i protagonisti l’ex segretario della Cisl (ed ex deputato) Savino Pezzotta, Giovani Pascuzzi (ordinario di diritto privato comparato dell’Università di Trento) e Massimo Romano (ex direttore generale dell’Agenzia delle entrate).

Che di un debutto politico si tratti lo dice la stesso presidente dell’associazione Mauro Dorigoni (ex dirigente comunale a Trento ai tempi di Grisenti assessore e poi direttore di Trentino Trasporti) nell’annunciare sul sito che con questa manifestazione «Progetto Trentino si propone di divenire concreto protagonista della vita cultura e politica della nostra comunità». Politica, appunto, oltre alla cultura. Anche se Dorigoni si affretta a chiarire che «per il momento ci presentiamo come associazione culturale, che non è ancora un progetto politico», poi «se son rose fioriranno».

«Per la prima volta - si legge sul sito - i valori che stanno alla base della nostra associazione saranno presentati e dibattuti a viso aperto e non soltanto sul web, divenendo una piattaforma da condividere e da cui partire per dare sempre più consistenza e consenso alla nostra proposta di ridare alla politica dignità e futuro». Obiettivi più che ambiziosi, dunque, per un soggetto che al momento insiste a definirsi come «associazione culturale».

Anche perché la manifestazione al PalaRotari, annunciano i promotori, sancirà l’inizio di «una nuova fase di Progetto Trentino: il momento della maturità e della responsabilità», nella consapevolezza di essere «attori responsabili del cambiamento». Alla prima uscita pubblica sono attesi in tanti, «sostenitori, simpatizzanti, curiosi e anche critici». Invitati tutti i rappresentanti delle istituzioni, per Dorigoni si tratta di «un atto doveroso».

In attesa della sua prima uscita pubblica nella piazza «reale», l’associazione si sta sempre più caratterizzando per un grande attivismo nella piazza «virtuale»: ai tantissimi articoli, interventi e commenti pubblicati sul blog, si sono aggiunti anche i tweet. Ma bisognerà attendere l’8 dicembre per capire qualcosa in più sulla collocazione politica di Progetto Trentino. Per ora ci sono singoli tasselli ancora da comporre. Sul blog fioccano commenti taglienti sul movimento «Verso la Terza Repubblica» , a partire da una lettera (non firmata) dall’emblematico titolo «Italia Futura, lontana dal presente», definito «un movimento quasi di “salotti buoni”, più che un’iniziativa dal basso popolare e partecipata». Frecciate a Dellai e ai dirigenti Upt.

Tra gli osservatori politici c’è poi chi non manca di far notare che le dimissioni (rese pubbliche ieri) di Walter Viola da coordinatore regionale del Pdl, in dissenso politico con la linea di Leonardi, spianeranno la strada alla costruzione di nuovo progetto politico moderato che avrebbe in Grisenti e nello stesso Viola i due riferimenti. «Se son rose - come dice Dorigoni - fioriranno».

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