nuove regole per i richiedenti asilo

Profughi, chi sgarra perderà i benefici

Giro di vite su violenze, consumo di droghe, mancato rispetto delle regole. Zeni: «Tuteliamo chi si comporta bene»



TRENTO. «In Trentino l'accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo poggia su comprovati principi di solidarietà ma anche su regole chiare. Chi non le rispetta deve essere messo di fronte alle conseguenze delle sue azioni, con interventi che riducono i benefici dell'accoglienza stessa oppure la revocano del tutto». Così l’assessore Luca Zeni ha presentato la nuova disciplina di accoglienza varata ieri dalla giunta provinciale.

Fra le azioni che determineranno la revoca immediata dei benefici previsti dal piano di accoglienza provinciale ci sono: i comportamenti violenti nei confronti di altre persone, compresi gli operatori e i collaboratori dell’ente incaricato dell'accoglienza, la detenzione o il consumo di droghe, l’arresto in flagranza o la detenzione, il fatto che il richiedente asilo ospiti la notte terze persone dove è alloggiato.

Ci sono poi una serie di altri comportamenti classificati di minore gravità che comporteranno la riduzione dei benefici e se ripetuti più volte (in particolare dalla quarta contestazione) la revoca: il comportamento minaccioso, la mancata partecipazione alle attività previste dal progetto di accoglienza, la mancata pulizia del proprio alloggio, il mancato rispetto dei divieti previsti (fumare nella struttura, accedervi in stato alterato, detenere e consumare alcolici, consumare sopra i limiti della normalità acqua, luce, gas, riscaldamento), disturbare la quiete o fare rumori molesti.

«Il nostro obiettivo è chiaro - sottolinea Zeni - vogliamo tutelare tutti coloro, e sono la maggioranza, che si comportano bene, e al tempo stesso evitare che qualcuno possa approfittare della generosità dei trentini. Ciò anche alla luce delle nuove normative nazionali, ma soprattutto del progressivo aumento della presenza di profughi nel nostro territorio, che ovviamente complica un poco le dinamiche dell'accoglienza e dell'integrazione».

La precedente disciplina di accoglienza dei richiedenti asilo risale a un periodo in cui i migranti erano poche decine, ospitate in alloggi gestiti dalla Provincia attraverso il Cinformi. Oggi, invece, a causa del flusso straordinario di migranti, sono circa 1450 le persone accolte, molte delle quali ospitate anche in strutture collettive medio-grandi gestite da più enti del terzo settore coordinati dal Cinformi.

L’esperienza di gestione di un così gran numero di persone ospitate sia in strutture collettive, sia in alloggi - fa notare la Provincia - ha reso necessario modificare e adeguare la disciplina, anche alla luce di interventi normativi che regolano l’accoglienza in Italia. La nuova disciplina classifica più dettagliatamente e in modo più esaustivo i comportamenti ritenuti gravi che prevedono la richiesta di revoca dell’accoglienza da quelli che se ripetuti - a prescindere dalla tipologia - comportano comunque alla quarta contestazione la richiesta di revoca dell’accoglienza.

La nuova disciplina inoltre stabilisce in dettaglio le modalità e l’entità della riduzione del contributo economico (pocket money di 2,50 euro al giorno e buoni spesa) a seguito della violazione delle regole dell’accoglienza. Risulta infatti opportuno far comprendere alle persone accolte i motivi delle contestazioni affinché queste non vengano sottovalutate. Ciò fino appunto alla quarta contestazione, dopo la quale si procede con la revoca dell’accoglienza.

La nuova Disciplina, come la precedente, garantisce alla persona accolta la possibilità di fare reclamo alla Provincia rispetto alle contestazioni dell’ente gestore dell’accoglienza. Inoltre impegna le persone accolte ad adottare comportamenti virtuosi e rispettosi della dimensione sociale e comunitaria del territorio, come l’uso consapevole delle risorse energetiche, il mantenimento di buoni rapporti di vicinato e atteggiamenti che non compromettano la fiducia con la comunità.

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