Privato «regala» una spiaggia al Comune

A metterla a disposizione è Guido Valcanover: «Basta una pulizia radicale e rendere percorribile il sentiero d’accesso»


di Roberto Gerola


PERGINE. Nuova spiaggetta di circa 300 metri quadri potrebbe essere tra le offerte turistiche del lago del lago di Caldonazzo, sponda perginese. Potrebbe anche essere collegata alle altre vicine con qualche modesto intervento da parte dell’amministrazione comunale. La proposta viene da Guido Valcanover, affittuario di una parte dell’area lungolago e con alle spalle la linea ferroviaria. E’ raggiungibile attraverso un breve tratto di strada di campagna (e consorziale) e un sottopasso appunto della linea ferroviaria. Guido Valcanover ha provveduto a ripulire l’area da erbacce e cespugli ed ha appunto deciso di renderla pubblica.

Un piccolo paradiso terrestre: lungo la massicciata della ferrovia c’è un pergolato, si è all’ombra di una pianta di prugne selvatiche ed altri alberi tipici delle sponde lacustri; la spiaggia è degradante nell’acqua quanto basta senza precipitare, c’è un canneto, e se riscoperto (tagliando e disboscando) c’è anche un sentiero che collega la nuova spiaggetta a quella del Valcanover (libera e dotata di chiosco). Siamo sulla sponda destra del rio Spini ai confini con il camping Punta Indiani. La spiaggia è accessibile anche dalla strada che attraversa l’abitato di Valcanover: lungo la sponda destra del rio Spini prosegue (a monte) a fianco della linea ferroviaria. L’altro accesso è più verso San Cristoforo e infine, un terzo è costituito da una stradina comunale ormai persa perché invasa da rovi, cespugli e erbacce. Nella spiaggetta c’è per altro anche un tavolo e alcune panche. Non è molto grande ma rappresenta un angolo piacevolissimo e fresco.

«A parte la fascia demaniale - ci diceva ieri Guido Valcanover - ho acquistato da un privato la fascia più arretrata e ho chiesto in affitto alle ferrovie la fascia di loro competenza. Tutto sarà a disposizione del pubblico. E’ sufficiente che il Comune provveda a sistemare l’area con un intervento di pulizia radicale insieme al sentiero verso la spiaggia libera Valcanover (con il chiosco) che sarà così raggiungibile a piedi per una passeggiata lungolago». Il problema è sul lato opposto (verso Calceranica): registra una recinzione (del camping) degna del più sicuro campo di concentramento con paletti e ostacoli fin dentro l’acqua e il passaggio (a piedi) è vietato. E domina un severo cartello di “proprietà privata” anche sulla fascia demaniale. Ma forse dovrà essere tolto. E il passaggio aperto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: un fremito dal Trentino irredento

La guerra infuria in Europa, gli uomini tra i 16 e i 50 anni sono al fronte, mentre l’Italia fa i conti con una disoccupazione crescente. In Trentino, come altrove, si dibatte sulla neutralità italiana, criticata dagli “energumeni della parola”. Tra le voci più sonore, quella della fazione che si batte per la “redenzione”, la liberazione dal giogo austriaco.