criminalità

Primiero, quattro furti in una notte

Assieme agli uffici dell’Unione commercio colpiti studio Orsega e i bar Pieve e Kalkera


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO SAN MARTINO. Cosa si aspetta ad attivare un sistema di videosorveglianza in valle? È quello che si sono chiesti in tanti quando hanno saputo del raid di furti messo in atto nella notte fra martedì e mercoledì nel Primiero.

A ricevere la sgradita visita dei ladri sono stati lo Studio Orsega, che si occupa di consulenze commerciali e finanziarie e che la famiglia Orsega ha in un vicolo che si affaccia nella piazza Municipio di Fiera di Primiero; gli uffici Servizi imprese dell’Unione commercio e turismo proprio all’inizio di viale Piave (ex albergo Aurora), il Bar Pieve nell’omonima frazione; Bar Kalkera a Mezzano. Inoltre i malviventi hanno tentato di entrare nella sede del quotidiano online “La Voce del Nord Est”, proprio dietro la farmacia di Fiera di Primiero, illuminata da un forte faro, senza riuscirci e comunque danneggiando il portoncino d’entrata.

Il bottino nel complesso è stato magro, perché i ladri cercavano solo denaro contante, ma come è da immaginarsi nei posti presi di mira o non ce n’erano o c’erano solo pochi spiccioli. Così è stato per il Bar Pieve, dove i titolari prudentemente hanno lasciato aperto il cassetto del registratore di cassa: «Almeno non l’hanno rotta facendo più danni...» hanno detto; ed infatti hanno portato via proprio solo il cassetto con gli spiccioli del fondo cassa, poi ritrovato vuoto su una panchina della piazzetta antistante la chiesa arcipretale di Pieve.

Qualche cosa in più hanno trovato in una busta contenente contante riposta in un cassetto degli uffici dell’Unione commercio e turismo. Anche alla Kalkera di Mezzano, come era prevedibile, è sparito il fondo cassa del bar. Proprio nulla invece hanno portato via allo Studio Orsega, l’unico con un sistema di videosorveglianza; i ladri hanno aperto cassetti ed armadi senza prelevare nulla. I tecnici stanno ora visionando le registrazioni delle telecamere installate.

Come si diceva, c’è chi vorrebbe promuovere una petizione per richiedere un sistema di videosorveglianza nei punti strategici della valle. La richiesta viene fatta ogni volta che succedono simili raid ladreschi, ma finora le amministrazioni locali non hanno fatto nulla. Basterebbe poco, perché la valle in effetti ha pochi punti di ingresso e di uscita e basterebbe piazzare lì le telecamere. Verranno ascoltate le richieste degli abitanti e verrà attivata finalmente una efficiente videosorveglianza? Staremo a vedere.













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