Primarie, il Patt per ora non ci sta

In corsa Osler (Upt), Giovannini (Socialisti), Facchini (Verdi) e Moser (Udc). Il Pd non ha ancora deciso


di RobertoGerola


PERGINE. La scelta di Marco Osler, come candidato a sindaco e la proposta di effettuare le primarie domenica 14 sono stati i motivi dell’abbandono, da parte del Patt, della seduta di coalizione di ieri sera.

Sì all’accordo per le primarie ma ognuno avrà il proprio candidato a sindaco. Marco Osler per l’Upt, i Socialisti (di Aldo Zanella) hanno annunciato il nome dell’architetto Renzo Giovannini (che a suo tempo aveva abbandonato il Pd), poi Marianna Moser (per la lista Udc ora “Stella”) e quindi Giuseppe Facchini per i Verdi. Questi appunto i nomi attorno ai quali la prossima settimana le delegazioni dei partiti discuteranno per appurare la possibilità di una condivisione. Ma è chiaro che l’Upt avrà le redini in mano e dovrà trovare qualche altra soluzione per accontentare le altre forze politiche e ottenerne quindi l’appoggio. Il Patt ha abbandonato l’aula e quindi correrà da solo (almeno per ora) con un proprio candidato.

Nei giorni scorsi era spuntano il nome di Claudia Anderle che come è stato pubblicato ha alle spalle alcuni anni come assessore della giunta Anderle (l’ultima, ma anche di Renato Tessadri. Sempre il Patt, se non tornerà sui propri passi, dovrà accordarsi con qualche altra forza politica: e davanti si trova la Civica di Daniela Casagrande, il gruppo consiliare che ha sollevato i casi che hanno affossato prima Massimiliano Beber (assessore Patt) e poi Silvano Corradi (Upt). Un interrogativo sorge: l’abbandono dell’aula ieri sera è stata tutta una manfrina per imbarcare la Civica stessa (e allora c’è da chiedersi se sotto sotto ci fosse già un accordo)? Ci sono stati anche gli esponenti di Alternativa che hanno fatto avance al Patt proponendosi senza particolari condizioni: nessuna sul nome del sindaco basta che sia una figura di spessore. Poi gli accordi sul programma che avesse contenuti pure di spessore e dessero risposta alle aspettative della popolazione. Tra l’altro, molte convergenze erano emerse (per esempio su San Cristoforo) proprio con il Patt, nel corso di questi quattro anni. E ciò a differenza della Civica i cui atteggiamenti sono stati invece spesso critici e duri.

Infine c’è il Pd. Ieri sera non ha fatto nomi e allora c’è il dubbio che non sia più la vicesindaco Marina Taffara il loro candidato. Il nome era apparso più volte nei giorni scorsi come possibile candidato a sindaco, specialmente all’indomani delle dimissioni di Corradi. C’erano state spinte perché Corradi desse le dimissioni dopo il 1° di marzo per poi sfiduciarlo e far rimanere in sella la sua vice per due anni. Poi, nessuno, nonostante le molte occasioni, aveva confermato il nome di Taffara. Luciano Eccher nell’assemblea Pd in sala Banda, aveva anzi sottolineato più volte che avrebbero fatto il nome più avanti. Sarebbe stato semplice indicare la Taffara quella sera: era lì. Forse il suo nome non è gradito a tutti e il candidato a sindaco potrebbe anche essere qualcun un altro.

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