SICUREZZA

Presidio permanente in piazza Santa Maria

Al comitato per l’ordine e la sicurezza le forze di polizia su richiesta del sindaco hanno assicurato una presenza costante di pattuglie in zona



TRENTO. Scippi, rapine, ma anche episodi di ordinaria maleducazione e degrado. Nonostante i molti sforzi, la situazione del centro storico, in particolare di alcune zone, sembra non migliorare. In piazza Dante lo spaccio di droga sembra invincibile e nella zona della Portela il disagio dei residenti è sempre altissimo. Ma adesso le forze dell’ordine stanno pensando di aumentare l’impegno in quelle zone.

Il tema della sicurezza nella zona della Portela è stato al centro del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza che si è tenuto ieri mattina nella sede del Commissariato di governo. Il sindaco Alessandro Andreatta, facendosi portavoce delle richieste e delle aspettative dei cittadini che vivono nel quartiere, ha chiesto alle forze dell'ordine un presidio costante per contrastare lo spaccio di droga e l'illegalità in generale. «Ho fatto presente che le azioni straordinarie, episodiche non bastano più – spiega il sindaco - Per risolvere il problema serve una presenza ordinaria, visibile e operativa. Il Comune intende fare la propria parte, riorganizzando per quanto possibile il servizio di vigilanza della polizia municipale. Ma naturalmente i vigili non bastano».

La richiesta del sindaco è stata accolta e condivisa. Nei prossimi giorni, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza riorganizzeranno l'organico a disposizione proprio per garantire in piazza Santa Maria Maggiore e nelle zone limitrofe un presidio più strutturato e costante. All'inizio della prossima settimana ci sarà un nuovo incontro per coordinare un piano d'azione e definire tutti i dettagli operativi. Il sindaco esprime soddisfazione per l'esito dell'incontro: «E' stato capito che il tema della sicurezza ha un'importanza primaria e che dobbiamo dare risposte ai cittadini al più presto possibile, anche per non alimentare la sfiducia nelle istituzioni».













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