Predazzo, ecco i negozi che fanno storia

Sono 23 le Botteghe iscritte all’Albo provinciale. L’assessore Facchini annuncia lavori per abbellire il centro


di Monica Gabrielli


PREDAZZO. Sono 23 gli esercizi pubblici e commerciali di Predazzo che possono ambire al marchio di “Bottega storica del Trentino”. La lista, stilata dalla Centriamo Consulting di Trento, verrà approvata martedì in giunta comunale e poi inviata al Servizio commercio e cooperazione della Provincia di Trento per formalizzare la richiesta di iscrizione all’Albo. Se i tempi lo permetteranno, si approfitterà del fine settimana dell’Immacolata per promuoverle con un evento anche per l’inizio della stagione invernale.

Per ricevere il marchio e la targa di “Bottega storica” è necessario che l’attività sia aperta da almeno 50 anni, a prescindere da eventuali mutamenti di gestione o denominazione, purché siano state mantenute le caratteristiche originarie dell’attività e che siano presenti nei locali elementi di interesse storico, artistico o culturale. La lista include 11 negozi: Macelleria Dellantonio, Foto Boninsegna, Famiglia Cooperativa, Gardener, Morandini Casalinghi, Oreficeria Tonini, Le Luzie, Cemin Sport, Articoli sportivi Varesco, Seber Sandra Calzature.

Ne fa parte anche Dellagiacoma Ferramenta, “El Mama”, aperto nella sede storica di via Garibaldi nel lontano 1884. La ferramenta si è recentemente trasferita in zona industriale con un negozio più grande e moderno, ma riaprirà nei prossimi mesi un punto vendita nello storico locale del centro. Il riconoscimento può essere assegnato anche ai pubblici esercizi e agli alberghi, in funzione del loro ruolo sociale e aggregativo: Caffè Croce, Bar Caorer, Miola, El Pirle e tra gli alberghi, Rosa, Montanara, Stella Alpina, Ancora, Touring, Bellaria, Vinella, Antico.

Fino all’ultimo nella lista era presente anche lo storico negozio Foto Polo, che però non riceverà il riconoscimento perché a breve chiuderà i battenti. Si tratta dell’ennesimo negozio del centro di Predazzo che abbassa le serrande. L’assessore comunale al turismo e commercio, Giuseppe Facchini, sottolinea come il problema sia centrale per l’amministrazione: «Un centro storico vivo, bello e frequentato è quanto di più importante a livello sociale, occupazionale ed economico una comunità possa desiderare. Stiamo facendo il possibile per rimediare a scelte fatte in un’epoca in cui non si vedevano i rischi della decentralizzazione, anche se non è facile perché la crisi ha messo a dura prova anche quelle piccole attività che hanno puntato sulla qualità per differenziarsi dalla grande distribuzione». Facchini entra nel dettaglio delle iniziative messe in atto: «Abbiamo ottenuto il finanziamento provinciale per il rilancio dei luoghi storici del commercio che ci permetterà di abbellire ulteriormente il centro. Inoltre, abbiamo puntato molto su manifestazioni ed eventi in modo da attirare visitatori, ma soprattutto per far sentire agli stessi predazzani che il loro paese è vivo e merita di essere vissuto».













Scuola & Ricerca

In primo piano