Predaia ha finalmente lo stemma

Vince il bozzetto di Angelo Zani, di Reggio Emilia, con i colori dei 5 ex Comuni



PREDAIA. Il Comune di Predaia dopo poco più di due anni dalla nascita ha scelto il nuovo stemma, anche se la versione non è definitiva perché potrebbe cambiare nell’adozione finale. Di questo si è parlato l’altra sera in consiglio comunale riunito nella sede di Taio, dove è stato ufficializzato l’esito della selezione bandita dall’amministrazione comunale e affidata per la scelta a una commissione tecnica presieduta dal sindaco Paolo Forno e composta da Giuseppe Negri, in qualità di esperto di storia locale, l’architetto Reanato Ruatti esperto in disegn, l’artista Ferruccio Marinelli e l’esperto di araldica Mariano Velber. Alla selezione hanno risposto ben 26 partecipanti anche da fuori regione, e il vincitore è risultato il bozzetto di Angelo Zani, di Reggio Emilia che si è pertanto aggiudicato il premio di 2 mila euro messo in palio dall’amministrazione di Predaia. Per la cronaca, nella graduatoria finale al secondo posto si è piazzato Giampaolo Borgogno di Trento e terzo Giovanni Albertelli di Arese (Varese). Solo quinto il primo dei partecipanti nonesi, l’artista Gianni Mascotti di Coredo.

La commissione è stata unanime nello scegliere il bozzetto di Zani «in quanto l’elaborazione grafica è quella che nella maniera più pregnante si è dimostrata in grado di riprendere i colori dei vecchi stemmi dei cinque Comuni partecipanti alla fusione». Lo stemma scelto ha poi una elaborazione particolarmente conoscibile e non confondibile con quelli degli stemmi degli altri comuni presenti in provincia di Trento, ha inoltre ottime caratteristiche di riproducibilità nelle varie scale di riduzione. La Commissione sottolinea infine come i colori richiamino inequivocabilmente gli elementi caratterizzanti il territorio (il verde della campagna, l'azzurro dei laghi e il giallo delle montagne, eccetera). La rappresentazione risulta particolarmente equilibrata nei vari aspetti rappresentati e rispetta in pieno le regole dell’araldica.

Per quanto riguarda i bozzetti presentati e poi scartati dalla Commissione molti si richiamavano alla mela (siamo in val di Non...), altri a San Romedio e all’orso. Altre proposte invece alle 14 frazioni che dopo la fusione dei cinque ex municipi di Taio, Tres, Vervò, Coredo e Smarano attualmente formano il territorio di Predaia: «Belle intuizioni ma che con difficoltà potevano essere descritte sinteticamente nello statuto comunale come prevede la normativa», conclude il segretario comunale Giancarlo Pasolli. In ogni caso per l’adozione definitiva dello stemma bisognerà attendere ancora qualche tempo. La parola finale spetterà comunque al consiglio comunale (g.e.)













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