Poste, la consegna ritorna quotidiana 

Firmata una convenzione triennale con la Provincia: nessuna chiusura degli uffici periferici e via libera a 30 assunzioni



TRENTO. Il postino torna a suonare tutti i giorni in ogni comune del Trentino. Il servizio verrà ripristinato a pieno regime (a dicembre era stato ridotto a giorni alterni in 156 comuni) grazie ad un accordo tra Poste Italiane e Provincia: tre anni di tranquillità sulle consegne delle missive e dei giornali in abbonamento, in cambio di un contributo da parte dell’ente pubblico di 10 milioni di euro.

Ma non solo: Poste Italiane, firmata la convenzione con l’amministrazione del governatore Ugo Rossi, annuncia di avere in cantiere anche una serie di novità: 30 assunzioni per garantire la quotidianità delle consegne, servizio wifi in tutti gli uffici postali ed un avveniristico armadio elettronico per il ritiro dell’e-commerce. Un punto di consegna, come quello che stanno sperimentando le grandi compagnie come Ebay e Amazon: i pacchi vengono lasciati in un punto di raccolta e l’interessato, una volta ottenuta una password che lo identifica in modo univoco, potrà ritirare quello che ha ordinato on line.

Le cifre che stavano da quasi un anno sul tavolo non erano tranquillizzanti: il piano industriale di Poste Italiane prevedeva in origine il recapito della corrispondenza a giorni alterni su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì una settimana e la successiva il martedì ed il giovedì) interessava 156 comuni su 176 (in 31 comuni era già stata attivata dal 4 dicembre 2017) negli altri sarebbe stata attivata progressivamente nel corso del 2018.

l rafforzamento del servizio di consegna dei quotidiani migliorerà anche il servizio postale nel suo insieme, creando un circolo virtuoso che rafforzerà e renderà più rapida anche la consegna di tutti gli altri prodotti postali. L’ intervento della Provincia dovrebbe, inoltre, aprire la strada a nuove assunzioni.

Si riesce così a coniugare l’esigenza di razionalizzazione e di riorganizzazione dei servizi postali, ritenuti in parte diseconomici da Poste Italiane, con l’interesse delle istituzioni territoriali di garantire un elevato livello di diffusione dei servizi, considerando le caratteristiche territoriali ed orografiche del territorio trentino.

La convenzione prevede, inoltre, altri servizi aggiuntivi a carattere sperimentale, come l’installazione di cassette, in zone periferiche, destinate al recapito degli invii per i cittadini che lo richiedano e di 10 cassette di colore azzurro per la corrispondenza internazionale. Prevista anche l’installazione di un locker sperimentale per il recapito e la consegna di pacchi relativi al comparto e-commerce, quello che si è anticipato prima. Una nuova misura che potrà essere incrementata se dovesse riscontrare successo e l’utilizzo da parte di Poste di 20 mezzi ecologici. Nuovo anche l’accesso wifi in tutti gli uffici postali e la strumentazione a disposizione dei portalettere per i servizi elettronici.

C’è, infine, l’impegno di Poste Italiane a non ridurre l’attuale numero di Uffici localizzati nei comuni con meno di 5.000 abitanti.

«Con queste misure la Provincia intende rafforzare e migliorare la coesione sociale della propria comunità, valorizzando l'autogoverno e garantendo un servizio fondamentale per un territorio di montagna» ha spiegato Rossi.

Insomma Poste Italiane ha risposto alla sollecitazione dell’amministrazione provinciale e, più in generale, alla richiesta di garantire un servizio basilare in un’epoca in cui, comunque lo si guardi, convivono servizi basilari per la comunicazione cartacea, sia nella corrispondenza che nella distribuzione dei giornali. Ma è anche un periodo in cui la stessa comunicazione arriva via internet, con i giornali on line ed i siti, assieme alla necessità di garantire dunque la fruizione di Internet. Si è lavorato su entrambi i fronti.(g.t.)













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