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Polo sport, foresteria e ristorante unico nell’area delle Ghiaie

Troverebbero posto nel nuovo, discusso, centro natatorio Intanto ieri sopralluogo della commissione sport a Bolzano


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Sarebbe tutta la cittadella dello sport delle Ghiaie, quindi PalaTrento e PalaGhiaccio, a beneficiare dell’arrivo del nuovo polo natatorio cittadino. Perché? In maggioranza comunale si sta ragionando su di una struttura, dentro la preventivata piscina, che possa interagire in modo ottimale con l’esistente, completandolo ed arricchendolo: si parla di un ristorante (e perché no?) di una foresteria che possano essere messi a disposizione di atleti e accompagnatori, nonchè del pubblico, di chi si recherà nell’area delle Ghiaie.

Tutto questo avviene mentre si attende in queste ore (ma c’è chi sussurra che ci saranno dei ritardi) il rapporto di Cassa del Trentino sui costi dei diversi allestimenti della nuova piscina: rapporto che l’assessore allo sport Tiziano Uez conta di avere sulla sua scrivania nei prossimi giorni.

E ieri intanto la commissione sport e cultura di Palazzo Thun, presieduta da Paolo Serra (Pd), in forma allargata, è salita in quel di Bolzano per un sopralluogo alla piscina di Bolzano. Tempio dei tuffi ma aperta, come vedremo, anche al wellness. Con Serra, i cinquestelle Santini e Maschio, il leghista Moranduzzo, oltre a Brugnara e Bozzarelli, Pd.

I commissari sono arrivati nell’impianto mentre si stavano svolgendo delle gare di tuffi ed è stato così che hanno potuto avere un incontro ravvicinato con campioni del passato come Giorgio Cagnotto e Klaus Dibiasi e del presente, come la nostra Francesca Dallapè.

Impressioni a caldo: «Dopo Trieste abbiamo voluto vedere un impianto come quello di Bolzano anche se non è esattamente strutturato come quello sui cui si ragiona a Trento: ovvero la vasca profonda per i tuffi coincide con quella per il nuoto, mentre da noi si ragiona su una vasca regolare con corsie per il nuoto e, semmai, su di un’altra dedicata i tuffi. Ma - osserva Paolo Serra - abbiamo comunque chiesto a questa realtà così vicina a noi di conoscere i costi di gestione ed, inoltre, dalla visita abbiamo ottenuto ulteriori spunti su cui ragionare. E mi riferisco al wellness: a Bolzano hanno costruito una sauna da 40 posti sul tetto della piscina, un’idea che permette di ottimizzare gli spazi».

In attesa di decisioni politiche sulla fisionomia ultima e sui costi dell’impianto natatorio per il capoluogo, Serra ha già in mente la prossima tappa: una piscina alpina interessante, quella di Belluno.













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