l’emergenza carcere 

Polizia penitenziaria Protesta a Padova

TRENTO. È trascorso un anno da quando è stato proclamato l’iniziale stato di agitazione unitario a causa dell’enorme carenza di poliziotti penitenziari nell’istituto penitenziario di Spini di Gardolo....



TRENTO. È trascorso un anno da quando è stato proclamato l’iniziale stato di agitazione unitario a causa dell’enorme carenza di poliziotti penitenziari nell’istituto penitenziario di Spini di Gardolo. Ieri alle 11.30 le organizzazioni sindacali di polizia penitenziaria in modo unitario (nella foto sopra i trentini) hanno incontrato presso il Prap di Padova il dottor Erminio, vicario del provveditore: «A lui - spiega Andrea Mazzarese del Sinappe - sono state ribadite le criticità che sta vivendo il personale di polizia penitenziaria di Trento, e da parte sua abbiamo ricevuto l'impegno a riportare il problema sul tavolo del provveditore e degli uffici superiori dipartimentali».

Martedì 7 novembre il provveditore, Enrico Briglia, sarà a Trento, dove ha convocato tutte le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria che intanto in questi giorni hanno chiesto anche un incontro con il capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

«Abbiamo bloccato ogni forma di contrattazione con la nostra Amministrazione locale - recita una nota unitaria dei sindacati di categoria - e siamo scesi in piazza a manifestare per le numerose violazioni dei diritti dei colleghi, conseguenze proprio della carenza del nostro organico e del sovraffollamento dei detenuti. A nulla è servita la richiesta di fare uscire un interpello anche regionale senza oneri a carico dell’amministrazione per la Casa Circondariale di Trento».













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