Piona non ce l’ha fatta: in lutto Campiglio, sportivi e viticoltori 

Val Rendena. Luciano, 66 anni, si è spento dopo due giorni di agonia: era in rianimazione a Trento dopo che era stato trovato riverso nella neve a causa di un malore. Lascia la moglie e due figli. Era maestro di sci e stimato produttore di vini a Custoza 


Elena Baiguera Beltrami


Madonna di campiglio. Ha esalato l’ultimo respiro all’alba dopo due giorni tra la vita e la morte in terapia intensiva all’ospedale S. Chiara di Trento, dove era stato ricoverato domenica, Luciano Piona, 66 anni, imprenditore vitivinicolo e grande frequentatore di Madonna di Campiglio. Era stato trovato da alcuni scialpinisti riverso nella neve, pare poco dopo la caduta, forse causata da un malore. Pochi minuti forse, dalla caduta al ritrovamento, sulla pista direttissima dello Spinale, una frazione di tempo che però hanno probabilmente compromesso il quadro respiratorio dell’imprenditore, rianimato ed elitrasportato a Trento dal pronto intervento del 118.

Per tutti a Madonna di Campiglio Luciano Piona non era solo un cittadino onorario, era molto di più, e non solo per aver sposato Faniza Kwala, campigliana doc, ma soprattutto per quella incredibile cifra sportiva che lo legava anima e corpo alla pratica dello sci e alla località. Ingegnere, imprenditore di successo e dulcis in fundo (ma nemmeno troppo) maestro di sci, Luciano era di una affabilità rara. Battuta brillante, sempre sorridente, quando arrivava in paese quasi ci si contendeva la sua compagnia. Iscritto allo Sporting Club Campiglio era una delle punte di diamante della categoria Master di sci alpino, nelle gare regionali era quasi sempre sul podio, ma anche nella sua attività di produttore di vini ha raggiunto traguardi assolutamente ragguardevoli. Presidente dei Consorzi tutela vini Custoza e Garda Doc, alla guida con il fratello Franco delle aziende agricole La Cavalchina di Custoza e Prendina di Monzambano, Piona era anche presidente della sezione Vitivinicoltori di Confagricoltura Verona, ed è stato uno dei vignaioli più conosciuti del Veronese, protagonista dell'affermazione del Custoza Doc nel mondo.

Luciano era il classico sportivo a tutto tondo, che praticava con assiduità sci alpino, sci alpinismo e bicicletta d’estate e come tutti gli sportivi teneva molto alla propria forma fisica. Di recente si era sottoposto alla visita sportiva degli atleti iscritti alla Fisi e come ogni anno da tempo ormai, aveva anche controllato la funzionalità cardiaca con il monitor Holter, un tipo di dispositivo elettrocardiografico portatile per il monitoraggio cardiaco per almeno 24-72 ore. Fisico integro dunque e massima preparazione nell’affrontare la montagna. Luciano lascia l’amatissima moglie Faniza e i figli Giulia (25 anni) e Francesco 23, gli anziani genitori, oltre che una comunità, quella campigliana sgomenta di fronte ad un evento luttuoso così triste e inatteso, così come tutto il mondo vitivinicolo veneto. Moltissimi ieri i messaggi di cordoglio sui siti internet e sui social da parte di associazioni, confederazioni, consorzi, colleghi viticoltori, sportivi e amici di Piona. Nei prossimi giorni Luciano verrà trasferito da Trento nella sua Custoza per le esequie.













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