Piene a Caldonazzo, lavori sul Brenta per evitarle

Le idrovore sono ferme, ma il tecnico della Provincia annuncia: «Sistemeremo gli argini dove il fiume esce dal lago e quindi abbasseremo il fondo dell’alveo»


di Roberto Gerola


LAGO DI CALDONAZZO. Per il Lago di Caldonazzo ci sarà una piena autunnale ben programmata? L’interrogativo è stato posto da una lettrice del Trentino.

«Dopo un paio di mesi estivi regolarmente caldi e secchi - ci ha scritto - il livello del Lago di Caldonazzo è ancora perlomeno un metro al di sopra rispetto agli anni passati. Le spiaggette sul bagnasciuga di San Cristoforo questa estate non sono mai emerse. E’ vero che la primavera ha portato a una piena eccezionale, seguita alla piena di novembre-dicembre 2012 pure notevole, anche se non rara. Tuttavia, se il livello del lago non è rientrato nella norma con l'estate, che succederà quest’autunno? Chi determina il funzionamento delle chiuse delle pompe che versano nel Brenta e con quali criteri? E' solo la mia ignoranza che mi dà l'impressione di assistere a una piena autunnale ben programmata?».

Le delucidazioni in proposito, le abbiamo chieste al dottor Antonio Manica che, funzionario provinciale, si occupa dei “grandi rischi”. Riservandosi di comunicare eventualmente dati tecnici precisi, ha fatto sapere, per il momento, che «i lavori per ovviare a questi eventi stanno per riavviarsi. In sostanza si tratta di un’intervento che prevede la sistemazione degli argini del torrente Brenta nel tratto iniziale cioè a sud (territorio di Caldonazzo) per poi permettere l’abbassamento del fondo dell’alveo del Brenta e quindi un maggior deflusso delle acque del lago». Il discorso sta tutto qui, dare la possibilità all’acqua del lago (in caso di piogge prolungate e torrenziali) di defluire più rapidamente per evitare i moltissimi danni arrecati alle strutture che sul lago hanno le proprie attività: lidi, campeggi e altro. Strutture che quest’anno hanno avuto disagi a non finire e pesanti ricadute economiche. Da tempo, le idrovore sono ferme ed è per questo che il livello dell’acqua è ancora decisamente elevato, anche se il “metro in più” affermato dalla lettrice, ieri non ha trovato conferma, in assenza di dati precisi. Certamente, e il fatto è visibile, il livello non è tornato come l’estate dell’anno scorso. A proposito del proseguimento dei lavori interrotti, sembra che ciò sia a breve, in quanto era sorta una controversia per la mancanza di una perizia, che sembra ora sia stata elaborata e sia pervenuta alla Provincia per permettere il “ri-avvio” dell’intervento, tanto atteso visto che nelle dichiarazioni sembra sia risolutivo.

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